L'apertura della manifestazione, spiega una nota, vedrà l'intervento di Andrea Riccardi, storico e fondatore di Sant'Egidio, che ha accompagnato il processo di avvicinamento delle società civili, iniziato con Medì, sin dal suo esordio.
Previsti anche i saluti di Simone Giusti, vescovo di Livorno, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Luca Salvetti, sindaco di Livorno. Previsti tre panel di approfondimento: 'La memoria edifica la città' e, 'Le donne nelle città del Mediterraneo' e 'Scrivere la città'. Sulle memoria che costruisce la città si confronteranno i politologi di Istanbul Cengiz Aktar e di Tunisi Nadia Marzouki, con l'avvocato Pascal Luongo (Marsiglia), l'ingegnere Ahmed Maher (Alessandria d'Egitto), e lo storico Jaume Munoz Jofre (Barcellona), alle prese con realtà che vogliono riscrivere la propria identità e missione.
La voce delle donne del Mediterraneo viene portata da Delia Buonomo (Caffè Hobbit, Ventimiglia), Philippa Kempson (Hope Project, Lesbo), la ricercatrice Helena Maleno (Tangeri), la giornalista Corinne Vella, sorella della giornalista Dafne Caruana Galizia uccisa a Malta, e la sociologa Barbara Bonciani (Livorno), che porta a Medì "il porto delle donne" dedicato alle donne che lavorano nel porto labronico. La città che diventa racconto è affidata invece al giornalista Pietro Spirito (Triete), alla poesia di Tatjana Gromaca (Pola), all'ironia di Marco Gasperetti e all'energia di Chiraz Gafsia (Tunisi), giovane esponente della nascente architettura sociale. "Le città vogliono vivere e dire la loro in questo tempo violento - spiegano gli organizzatori - Barcellona, Marsiglia, Genova, Cagliari, Napoli, Palermo, Catania, Siracusa, Trieste, Salonicco, Smirne, Istanbul, Beirut, Haifa, Tel Aviv, Alessandria, Tunisi, Tangeri, Malta, Lesbo, Lampedusa sono le città che si riuniscono di anno in anno a Livorno, a dispetto delle ondate divisive che le investono. Hanno qualcosa da dire, hanno molto da raccontare. Questi incontri vogliono ascoltare la loro voce. E fugare con l'amicizia, i fantasmi dell'inimicizia".
(ANSAmed).
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