ROMA - E' stato disposto un fermo di 20 giorni per la nave di soccorso migrantin Geo Barents, dell'Ong Medici senza frontiere (Msf), che ieri era arrivata a Marina di Carrara con 249 migranti soccorsi al largo della Libia.
La detenzione, spiega Medici senza frontiere, e stata applicata perché la nave "non ha osservato sabato scorso le istruzioni della guardia costiera libica eper aver messo in pericolo le persone soccorse. Ma sono stati i libici ad aver tentato di interrompere il salvataggio, minacciando il nostro equipaggio e i naufraghi. Faremo appello", fa sapere Msf.
Si tratta del ventesimo fermo disposto per una nave umanitaria in seguito al decreto Piantedosi del gennaio 2023.
Con la Geo Barents, diventano 3 le navi umanitarie attualmente sotto fermo amministrativo sulla base dell'inottemperanza al decreto Piantedosi del gennaio 2023. Prima della nave di Medici senza frontiere (Msf), erano stati infatti spenti i motori alla Sea Watch 5, arrivata lo scorso 8 marzo a Pozzallo ed alla Sea Eye 4, giunta due giorni dopo a Reggio Calabria, entrambe al termine di un'operazione soccorso di migranti. Per la Sea Eye è stata applicata per la prima volta la sanzione di 60 giorni di fermo, invece dei 20 normalmente prescritti. Nei giorni scorsi, in una nota congiunta, Sos Humanity, Sea Eye, Sea Watch e United4Rescue avevano denunciato "un'escalation delle azioni del governo italiano contro la flotta civile", ricordando che a causa dei provvedimenti di blocco "le navi di soccorso sono state tenute attivamente fuori dal Mediterraneo per un totale di 100 giorni".
"L'assegnazione del porto lontano - prosegue il comandante - colpisce anche le persone soccorse che stanno vivendo una condizione di vulnerabilità. Le costringe a ulteriori giorni in mare e instabilità, quando dovrebbero sbarcare il prima possibile in un posto sicuro". Il soccorso era avvenuto sabato 16 marzo nel Mediterraneo centrale, in acque internazionali in zona Sar maltese. I 71 naufraghi si trovavano su un'imbarcazione in legno non adatta alla navigazione. Lo sbarco è avvenuto questa mattina a Ravenna. Le persone soccorse - tra cui una donna e tre minori di cui due non accompagnati di 17 anni - sono originarie del Bangladesh, dell'Egitto e dell'Eritrea.
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