Nel suo discorso di apertura, il ministro dell'Interno tunisino Khaled Nouri ha affermato che i Paesi arabi "stanno attualmente affrontando numerose sfide alla sicurezza legate alla lotta contro la droga, il terrorismo, l'immigrazione irregolare e i crimini emergenti come la criminalità informatica", che ha descritto come "una seria minaccia per le nazioni arabe" e ha sottolineato la necessità di "raddoppiare gli sforzi, unificare le visioni e migliorare la cooperazione e la pianificazione". Nouri ha espresso la speranza che il Consiglio dei ministri degli Interni arabi, che sarà presieduto dal Kuwait durante questa nuova sessione, adotti "le decisioni e le raccomandazioni desiderate per rafforzare la cooperazione e gli sforzi congiunti per la sicurezza araba", scrive l'agenzia Tap. La Tunisia è impegnata negli "sforzi internazionali per combattere i crimini emergenti, i crimini transfrontalieri, i crimini informatici e altri".
Da parte sua, il ministro dell'Interno dell'Arabia Saudita e presidente onorario del Consiglio dei ministri dell'Interno arabi, il principe Abdulaziz bin Saud bin Naif bin Abdulaziz Al Saud, ha affrontato nel suo discorso i "rischi e le minacce rappresentati dalle organizzazioni terroristiche armate" osservando che questi gruppi hanno intensificato "le minacce alla sicurezza e diversificato i loro metodi, tra cui l'uso del cyberspazio e delle tecnologie emergenti", che hanno facilitato il loro accesso ad "armi, esplosivi e moderne tecniche di produzione che sono diventate più facili da acquisire". Questo, ha detto, ha esacerbato "la gravità dei rischi e le loro ripercussioni" sugli stati arabi. Il ministro saudita ha sottolineato che "questi potenziali rischi richiedono sforzi continui per migliorare la cooperazione araba nel supportare i sistemi di sicurezza delle frontiere, imporre controlli intensivi e attuare politiche efficaci". (ANSAmed).
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