(ANSAmed) - TORINO, 29 APR - La Città di Torino è capofila di
un ampio gruppo di città italiane e palestinesi, associazioni,
atenei ed enti del terzo settore, tra cui Slow Food Italia,
partecipanti ad un'iniziativa che ha lo scopo di contribuire
allo sviluppo di politiche alimentari urbane inclusive,
sostenibili e resilienti nelle città palestinesi della
Cisgiordania. Si tratta del progetto 'Akli Baladi', che in arabo
significa 'mangia locale', approvato dalla Giunta comunale su
proposta del sindaco Stefano Lo Russo. L'obiettivo delle città
italiane del progetto - oltre a Torino ci sono Assisi, Bergamo,
Bra, Caltagirone, Pavia, Reggio Emilia, Sesto Fiorentino - è di
accompagnare le loro città-sorelle, supportandole nel
rafforzamento delle politiche alimentari locali, considerate
fondamentali per assicurare il diritto al cibo adeguato ai
propri cittadini.
Il piano, della durata di 36 mesi, prevede la creazione di
punti di valorizzazione dei prodotti locali e di educazione
alimentare e il miglioramento della qualità delle filiere
dell'olio. I risultati attesi sono il potenziamento degli
interventi utili a connettere urbanizzazione, cibo e agricoltura
nei governatorati di Betlemme e di Gerico, il rafforzamento
della governance alimentare degli enti territoriali palestinesi
e delle loro reti, in sinergia con gli omologhi italiani, il
miglioramento dell'offerta educativa e formativa sulle politiche
alimentari urbane in Cisgiordania. Un tema, quello della
cooperazione italo-palestinese, che sarà anche al centro di un
incontro previsto domani alla Tenda 'Avvolti', l'ostensione
multimediale della Sindone, in piazza Castello, a Torino.
(ANSAmed).
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