"Abbiamo avviato un nuovo Patto per il Mediterraneo, con l'obiettivo di rafforzare le nostre partnership in modo reciproco e vantaggioso per tutti", ha osservato.
L'Unione Europea, ha sottolineato, intende rilanciare il dialogo con i paesi del Mediterraneo, partendo da questioni chiave come il commercio, l'energia e la cooperazione politica.
"I nostri vicini della sponda sud cercano opportunità economiche, accesso a tecnologie pulite e investimenti", ha affermato la Commissaria, aggiungendo che "anche loro hanno un forte interesse per la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani". Un dato significativo riguarda la demografia: "Nel nostro vicinato meridionale, il 50% della popolazione ha meno di 24 anni e molti di loro sono fuori dal mercato del lavoro o dal sistema educativo".
Per rispondere a queste esigenze, la strategia dell'UE prevede la creazione di un network di università mediterranee per promuovere lo scambio di conoscenze e competenze. "Dobbiamo garantire che la formazione e le opportunità siano accessibili a tutti, senza provocare una fuga di cervelli", ha precisato la Commissaria. Parallelamente, la cooperazione si estenderà all'ambito culturale, con la protezione del patrimonio e la promozione del turismo.
Sul fronte della sicurezza e dell'energia, l'UE sta intensificando gli sforzi per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, investendo nelle risorse rinnovabili del Mediterraneo. "Vogliamo sviluppare questa regione per creare nuovi posti di lavoro e, allo stesso tempo, affrontare le cause profonde della migrazione", ha dichiarato la Commissaria, evidenziando il ruolo del Mediterraneo nella transizione energetica con l'idrogeno verde e l'energia solare. (ANSAmed).
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