TUNISI - Il Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (SNJT) chiede ai media pubblici e privati ;;di garantire una copertura giornalistica che fornisca le informazioni necessarie sulla questione dei migranti irregolari in Tunisia. Il sindacato in una nota sottolineato che questa vicenda è ormai diventata "una questione di opinione pubblica per eccellenza, dove le dimensioni sociali, umanitarie e di sicurezza si intersecano a livello nazionale, regionale e internazionale".
L'SNJT ha affermato di aver registrato diverse carenze nella copertura mediatica della crisi migratoria irregolare, denunciando "cattiva condotta giornalistica" ed ha osservato che la "crisi" dei migranti irregolari in Tunisia ha creato un clima di panico tra i cittadini, alimentato principalmente da una massiccia campagna di disinformazione e informazione volta a fare leva sulle emozioni dei tunisini. A questo proposito, il sindacato dei giornalisti ha sottolineato la necessità di un approccio equilibrato nella copertura mediatica della migrazione, assicurando che tutte le parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile specializzate in questioni migratorie, abbiano voce.
Per il sindacato, la migrazione irregolare è un problema con implicazioni economiche, geopolitiche, sociali e di sicurezza. Ha chiesto contenuti giornalistici seri che consentano ai cittadini di comprendere le responsabilità dello Stato nei confronti dei migranti irregolari. Lo SNJT ha evidenziato che il modo in cui alcuni organi di stampa pubblici stanno coprendo la situazione dei migranti irregolari in Tunisia rimane "insufficiente" e non soddisfa le richieste del contesto attuale, che richiedono una piena mobilitazione di risorse per fornire informazioni approfondite attraverso indagini sul campo, relazioni e spiegazioni analitiche. Il sindacato sottolinea inoltre l'importanza del fact-checking per combattere la disinformazione e consentire ai media pubblici di adempiere alla loro missione di informare l'opinione pubblica.
Lo SNJT esorta le autorità interessate alla migrazione a garantire che i giornalisti abbiano accesso alle informazioni in loro possesso, consentendo loro di svolgere il loro lavoro. Invita inoltre i giornalisti a esercitare vigilanza, a verificare rigorosamente le informazioni prima della pubblicazione e a distinguere tra migranti irregolari e rifugiati. Il sindacato lancia infine l'allarme sulla "politica di comunicazione del governo su questo tema", denunciando un preoccupante silenzio.
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