ROMA - Centinaia di dimostranti appartenenti alla minoranza dei drusi, tra cui centinaia di riservisti dell'esercito israeliano, hanno bloccato le strade nel nord di Israele nella tarda serata di giovedì e fino alle prime ore di questa mattina in segno di protesta contro il governo che "non sta facendo abbastanza per proteggere la comunità drusa in Siria", dove in scontri violenti ci sono stati oltre 100 morti negli ultimi due giorni. I manifestanti hanno anche raggiunto la residenza del premier a Cesarea: "Avevano detto che avrebbero protetto i fratelli drusi, ma questo non si è concretizzato", hanno detto a Ynet.
Secondo il ministro della difesa israeliano, Israel Katz, è dovere del presidente siriano al Jolani proteggere i drusi dagli attacchi dei jihadisti. "Quando il leader siriano Ahmed al-Sharaa (al Jolani) si sveglia la mattina e vede i risultati dell'attacco dei caccia dell'aeronautica militare israeliana, capisce che Israele è determinato a impedire che venga fatto del male ai drusi in Siria", ha dichiarato Katz. "È suo dovere proteggere i drusi nella periferia di Damasco dagli attacchi dei rivoltosi jihadisti e consentire alle centinaia di migliaia di drusi di Sweida e Jabal al-Druze di difendersi da sole, senza inviare forze jihadiste nei villaggi", ha aggiunto il ministro israeliano, "è nostro dovere proteggere i drusi in Siria da qualsiasi danno, per il bene dei nostri fratelli drusi in Israele, per la loro lealtà verso lo Stato e per il loro immenso contributo alla sicurezza di Israele", ha concluso.
Intanto, riservisti e soldati drusi dell'esercito israeliano hanno inviato una lettera al primo ministro, Benyamin Netanyahu, chiedendo chel'Idf intervenga "per fermare il massacro dei fratelli drusi in Siria, proprio come il premier e il ministro della Difesa Israel Katz hanno promesso", riferisce l'emittente pubblica Kan. I firmatari hanno anche dichiarato di essere disposti ad andare in Siria da soli per proteggere la comunità drusa: "Centinaia di soldati drusi sono pronti a offrirsi volontari per combattere al fianco dei fratelli in Siria per salvarli, anche a costo di assumersi la responsabilità dei rischi che ciò comporta per le nostre vite", hanno scritto.
Gli Stati Uniti condannano la violenza contro la comunità drusa in Siria e invitano le autorità ad interim a garantirne la sicurezza e assicurare alla giustizia i responsabili. "La recente violenza e la retorica incendiaria che prende di mira i membri della comunità drusa in Siria sono riprovevoli e inaccettabili", ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa Tammy Bruce in una nota.
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