Individuati dalla squadra mobile di
Terni i due presunti autori di due rapine a mano armata commesse
il 29 marzo scorso in altrettante farmacie, la prima in città,
in viale della Stazione, e l'altra a Ponte San Giovanni
(Perugia). Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata
infatti emessa ed eseguita dal gip Barbara Di Giovannantonio a
carico di un quarantaduenne originario di Bologna - considerato
l'autore materiali dei due colpi - e un quarantaseienne della
provincia di Cosenza. I due - è stato sottolineato nel corso di
una conferenza stampa - sono stati identificati grazie alle
immagini delle telecamere delle due farmacie e alle
dichiarazioni di alcuni testimoni, oltre che ai filmati
acquisiti dagli investigatori in un'area di sosta di
Acquasparta, lungo il tragitto compiuto in auto dai presunti
rapinatori tra Terni e Perugia.
Per modalità e sembianze fisiche dell'autore materiale, le
indagini, coordinate dal sostituto procuratore Camilla Coraggio,
hanno subito ipotizzato un possibile legame tra le due rapine
(la prima dal bottino di circa 2 mila euro, la seconda di
1.700), avvenute ad un paio d'ore di distanza l'una dall'altra.
Al momento della notifica dell'ordinanza, tra l'altro, il
quarantaduenne, con precedenti per stupefacenti e reati contro
il patrimonio, era già in carcere in quanto nel frattempo
arrestato in flagranza per un'altra tentata rapina a mano armata
ai danni di una farmacia, avvenuta a Grosseto il 7 aprile. Il
presunto complice è stato invece raggiunto dell'ordinanza di
custodia cautelare nella sua abitazione calabrese, dove si
trovava ai domiciliari.
Secondo i poliziotti della squadra Mobile, diretti da Davide
Caldarozzi, l'arma utilizzata nel corso delle due rapine
compiute in Umbria (sulla quale sono ancora in corso
accertamenti, ma presumibilmente vera) sarebbe la stessa
sequestrata in occasione della rapina sventata a Grosseto.
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