Il sindaco metropolitano di Reggio
Calabria, Giuseppe Falcomatà ha inaugurato a Rosarno il nuovo
Parco Archeologico Medma, a completamento dei lavori di
riqualificazione, finanziati dalla Città metropolitana.
L'investimento complessivo di Palazzo Alvaro è stato di circa
300mila euro e nello specifico gli interventi hanno riguardato
la recinzione, la pavimentazione, l'area giochi, il ripristino
dell'impianto elettrico e l'illuminazione esterna.
Il sito archeologico di Medma rappresenta uno dei più vasti
ed importanti, dal punto di vista culturale e scientifico, per
l'area metropolitana reggina, ancora attivo come ritrovamenti
grazie all'impegno della Soprintendenza. L'area interessata è
costituita da una grande distesa di ulivi ubicata alle spalle
del Museo e nelle immediate vicinanze dell'attuale cimitero di
Rosarno, espropriata intorno agli anni ottanta del '900,
corrisponde alle aree sacre di Calderazzo e S. Anna, note
attraverso gli scavi dell'archeologo Paolo Orsi. Non mancano
settori che illustrano l'abitato medmeo e le zone artigianali
con presenza di pozzi e fornaci. Strettamente connesso al parco
archeologico è il Museo di Medma che espone una gran parte degli
oggetti rinvenuti nei lunghi anni di ricerche che la
Soprintendenza ha effettuato a Rosarno già a partire da Paolo
Orsi e fino ai nostri giorni. L'impegno della Città
Metropolitana per il Parco Archeologico Medma, si inquadra in un
più ampio programma di valorizzazione culturale dell'intera area
reggina, avviato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, finalizzato ad
una nuova narrazione del territorio che parte, come in questo
caso, dalle antiche tracce di civiltà magno greche.
"La Città Metropolitana - ha detto Falcomatà - restituisce
alla città di Rosarno e all'intero comprensorio metropolitano un
parco urbano archeologico enorme, che ci ricorda, ove ce ne
fosse la necessità, che siamo seduti su un tesoro che ha 3.000
anni di storia. I reperti che sono venuti alla luce qui, sotto
gli ulivi di Persefone, come sono stati definiti, sono
un'eccellenza del nostro territorio".
"Siamo contenti di essere qui, con tutte le istituzioni,
perché Rosarno - ha sostenuto il dirigente delegato per la
direzione regionale dei Musei nazionali Calabria, Fabrizio
Sudano - merita l'attenzione culturale che che giustamente si è
costruita negli anni, nei secoli e che sembra un po'
dimenticata. Noi invece non l'abbiamo mai sottovalutata, perché
come ufficio di Soprintendenza del Ministero, questo sito è
stato sempre attenzionato, nel 2014 è stato inaugurato il Museo
e poi sono stati tanti i passaggi che ci hanno portato ad avere
il Museo e un parco aperti e condivisi. Oggi facciamo un altro
passo in avanti".
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