Punito e ucciso per evitare che
facesse i nomi dei complici di una rapina nel corso della quale
morì un anziano di 83 anni. C'è questo dietro l'omicidio del
26enne Valentino Improta il cui corpo fu ritrovato nel
Beneventano il 4 maggio 2018 in un'auto carbonizzata.
Destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere
Paolo Spitaletta, 50 anni di Tocco Caudio, già in carcere dal 22
maggio dello scorso anno per la rapina compiuta in un'abitazione
a Montesarchio il 10 aprile 2018, seguita dalla morte, dopo due
settimane, di una delle vittime del colpo, Giovanni Parente di
83 anni, e Pierluigi Rotondi, 31 anni domiciliato di Tufara,
anche lui in carcere per una rapina a un distributore di
carburanti di Benevento. Le indagini hanno consentito di
delineare il movente dell'omicidio costituito dal timore che la
vittima, Valentino Improta, potesse rivelare i complici della
rapina pluriaggravata commessa il 10 aprile dello scorso anno e
dell'omicidio preterintenzionale di Giovanni Parente.
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