Una sfida riuscita, uno spettacolo di
gran fascino e qualità questo 'Ferito a morte' che Emanuele
Trevi ha adattato con lavoro creativo e di ottimo cesello
dall'omonimo romanzo di Raffaele La Capria, scomparso pochi mesi
fa, alla vigilia dei 100 anni, cui quindi è anche un omaggio
questo lavoro con la regia di Roberto Andò, elegante e di grande
effetto, grazie anche a scene e luci di Gianni Carluccio e video
che rendono sempre presente il mare di Luca Scarzella, più un
gruppo di bravissimi attori, davvero ottimamente guidati.
Il romanzo, che vinse il Premio Strega per un solo voto nel
1961 facendo discutere per la novità del suo impianto, è
difficile da raccontare e, come dice anche Andò, si può solo
riferire che è l'ultima giornata a Napoli di Massimo De Luca nel
1954 (ma nello spettacolo le date non hanno importanza, volendo
rendere una situazione esemplare di un certo sud che è valida
anche oggi) in cui tornano, ma non con un ordine cronologico, i
ricordi di una vita dal tempo della guerra e dei bombardamenti
sino al grande pranzo domenicale in casa De Luca, che diventa un
po' il momento centrale e emblematico del racconto.
C'è la mamma di Massimo (un perfetta Gea Martire), sempre
nevrotica e che cerca di placare gli animi per far finta di
nulla; la nonna (imperdibile Aurora Quattrocchi) che rievoca i
fasti e amori del ricco passato; il fratello Ninì (un misurato
Giovanni Ladeno), nullafacente e dedito al gioco in uno dei due
grandi e esclusivi Circoli di Napoli; lo zio Umberto (Marcello
Romolo); il professor Gaetano (Paolo Cresta) che parla del suo
voler andare a Milano un po' come fosse l''A Mosca!' cechoviano;
il padrone di casa (Giancarlo Cosentino), oltre alla cameriera
Assuntina (brava Clio Cipolletta). E' tutto un generale
chiacchiericcio tra passato e presente, tra illusioni e
indolenza, tra rinfacci e pretesti, e più volte i vari
commensali si scambiano i posti ai tavoli, come per un cambiare
di punti di vista, senza però che nulla cambi davvero.
Applauditissimo la sera della prima al Mercadante, dove resta
sino al 30 ottobre, lo spettacolo sarà poi a novembre,
nell'ordine, a Modena, Torino e Perugia, a gennaio a Roma e
Milano e Cesena, a febbraio a Genova.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA