"Napoli deve cambiare, c'è bisogno
di qualcuno che ci creda: diventiamo napoletani 'o vero': faccio
un appello, in particolare agli imprenditori, affinché ci
mettano la faccia e si sporchino le mani". Così Mario Rubino,
presidente da febbraio scorso di Kimbo spa, parlando in
occasione della presentazione nel Conservatorio San Pietro a
Majella, dell'iniziativa comune fra la sua azienda e l'artista
Ciccio Merolla per l'istituzione di borse di studio per allievi
dell'istituto.
"Non voglio sfruttare una situazione per avere notoretà - ha
detto Rubino - voglio dare un mano. Per poter cambiare il mondo
bisogna sporcarsi le mani e metterci la faccia. Voglio creare un
progetto e poi andare all'Unione degli Industriali e dire: tutti
quelli che sono iscritti devono fare una cosa per Napoli".
Rubino, parlando poi, dell'impegno nel sociale della sua
azienda, ha affermato: "Invece di parlare male del territorio e
fare un'altra volta la 'Gomorra', penso a una cosa diversa:
voglio portare Scampia, Secondigliano e Melito agli altari della
gloria attraverso prodotti di qualità dando la possibilità agli
altri di lavorare un prodotto per dargli valore aggiunto". In
questo quadro di impegno nel sociale si inseriscono le borse di
studio ma anche, ad esempio - ha ricordato il presidente
dell'azienda del settore del caffè con sede a Melito - il
progetto 'Fatto a Scampia'. "Vengo da una cultura sociale - ha
ancora detto Rubino - ho lavorato per anni nel Pronto Soccorso
del Cardarelli aiutando gli altri. Vorremmo portare i detenuti
del carcere di Secondigliano a fare fare formazione da noi e
insegnare loro a fare i baristi oppure ad aggiustare le
macchine da bar. Stiamo lavorando in questo senso con la
direttrice Giulia Russo: contiamo di realizzare il progetto il
prossimo anno e avere la certificazione della Regione Campania".
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