L'incredibile e triste storia di
Raimondo de Sangro prenderà vita, sabato prossimo, 11 novembre,
alle 21 (in replica domenica 12), sul palcoscenico de Il Pozzo e
il Pendolo Teatro di Napoli nello spettacolo 'L'ultima notte del
Principe di Sansevero' di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, con
Marco Palumbo e Andrea De Rosa. Raimondo de Sangro, Principe di
Sansevero morì il 22 marzo 1771, di morte naturale. La leggenda
della morte e della risurrezione è citata in diverse versioni
dai maggiori scrittori dell'Ottocento. Una delle versioni vuole
che il Principe affascinato dall'alchimia si fosse convinto di
aver trovato il modo di diventare immortale grazie ad alcuni
elisir dalla ricetta segreta.
Nella notte del 22 marzo 1771 lo studioso, filosofo e
alchimista morì. E' chino sul suo tavolo da lavoro, ingombro,
fra alambicchi, ampolle e un calice. Alle sue spalle, un'ombra,
il profilo di Giuseppe Sanmartino, l'uomo che scolpì il Cristo
Velato. È la notte delle rivelazioni, dei segreti. Il Principe
di Sansevero e Giuseppe Sanmartino si conobbero a una festa di
corte, alla fine del 1752. Quando il Principe lo incontrò per la
prima volta, lo scultore era pressoché sconosciuto. Sanmartino,
fino a quel momento, aveva realizzato una sola commessa. Sono
ancora oscuri i motivi per i quali il Principe decide di
affidare il Cristo Velato a un artista così sconosciuto.
All'opera, o meglio al progetto dell'opera, aveva lavorato il
Corradini e tutta la "scuola" di scultori che ruotava intorno
alla cappella e al Principe. Con un colpo a sorpresa, però, don
Raimondo decise di affidare il lavoro proprio a Sanmartino, che
nel 1753 aveva solo 33 anni. Nulla si conosce riguardo al motivo
per cui lo scultore decise di abbandonare il Principe subito
dopo la realizzazione del Cristo Velato. Solo alcune leggende
indicano una serie d'incontri misteriosi tra i due uomini.
L'allestimento nasce dall'ipotesi di un ultimo incontro segreto
tra i due uomini, le cui vite erano legate dal filo
indistruttibile dell'arte: una resa dei conti tra due
personalità enormi, una spietata partita a scacchi in cui la
morte o l'immortalità sono la posta in palio.
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