Ancora quattro appuntamenti in due
giorni per Salerno Danza Festival, edizione 2024 dell'evento in
programma fino al 31 luglio, ideata dal CDTM - Circuito Campano
della Danza, realizzata con il riconoscimento del MiC e il
sostegno di Regione Campania.
A Palazzo Ricci di Ascea, venerdì 26, si succedono la Compagnia
udinese Arearea, 30 anni continuativi di storia nella produzione
di creazioni originali di danza contemporanea, in "Fioriture" e
la Compagnia vicentina Naturalis Labor in "Tempus fugit". Prima
un vaso, un uomo, una donna. Fiorire e sfiorire. Con i piedi
nella terra di un piccolo giardino condiviso, i due appassiscono
solitari e, a tratti, si ritrovano a danzare insieme.
Coreografia e danza: Irene Ferrara, Marco Pericoli, musiche di
Marin Marais. Poi un luogo non luogo, uno spazio definito in un
tempo che scorre e sembra non finire mai. Un'azione che non
sembra mai finire, pensata per spazi outdoor. Di e con Roberta
Piazza e Gloria Tonello; musiche di Holm e Bach.
Il giorno seguente, il 27, Atamaca (Roma) e Interno 5 (Napoli).
La prima presenta "Lost Solos", nuova creazione coreografica di
Patrizia Cavola e Ivan Truol. La produzione nasce da una
suggestione letteraria accesa dallo scrittore Eshkol Nevo nel
libro Soli e Perduti: la rotta migratoria sbagliata di uccelli
solitari fuori dallo stormo di appartenenza. La visione del volo
solitario di questi uccelli dà corpo alla creazione di assoli
per differenti danzatori con transizioni e momenti di raccordo
che daranno un senso unitario alla composizione e al percorso
coreografico. La seconda racconta "La caduta", coreografia di
Antonello Tudisco, uno studio tratto da Act of Mercy, lavoro
ispirato alle Sette Opere della Misericordia di Caravaggio. La
caduta come conseguenza di uno squilibrio, di una perdita, di un
processo irreversibile. Motore dell'azione è il precipitare
vertiginoso degli angeli, un tonfo che è il motore
dell'emozione, ma anche dell'impossibilità di ristabilire un
ordine perduto.
Al Giardino degli Ulivi di Ascea gli ultimi due appuntamenti con
altrettante compagnie straniere di chiara fama: il 30 luglio la
Compagnia tunisina Al Badil in "El Botinière" del coreografo
Selim Ben Safiain. El Botinière è il nome di un mitico cabaret
nel centro di Tunisi al quale Safiain si rifà per raccontare il
lato nascosto del tunisino, la sua vita notturna. Un viaggio in
un mondo dove gioia, tristezza, amore, odio, sofferenza,
miseria, desideri e vita s'intrecciano. Sei ballerini, 6
personaggi, 6 vite, 6 storie.
L'edizione 2024 di Salerno Danza Festival si conclude il 31
luglio con la austriaca Tanz Company Gervasi in "Brown - 1". In
scena il manifesto del coreografo Elio Gervasi. Con un ensemble
cosmopolita, la performance si libera dalle strutture narrative
tradizionali. La performance unisce astrazione ed emozione,
permettendo al corpo di esplorare i propri desideri,
raggiungendo un equilibrio tra innovazione e perfezione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA