La valutazione di impatto
ambientale non ha considerato la elevata criticità alla
circolazione stradale prodotta dagli automezzi in entrata e in
uscita dall'impianto sulla strada provinciale 88, né che lo
stesso impianto è stato localizzato in un contesto
agricolo-naturalistico classificato nel piano territoriale della
provincia di Avellino come zona agricola di alta qualità, in
particolare per la produzione del Greco di Tufo DocG. Il
biodigestore di Chianche, in provincia di Avellino, almeno per
il momento non si farà. Esultano comitati e sindaci dei cinque
comuni irpini che hanno impugnato davanti al Tar della Campania
la realizzazione dell'impianto per la produzione di venti
tonnellate al giorno di sovvalli e tra le 20-30 tonnellate al
giorno di compost.
L'hanno spuntata i sindaci di Altavilla, Tufo, Santa Paolina,
Montefusco e Petruro i cui territori si trovano a pochi
chilometri dalla sede individuata per realizzare l'impianto: la
quinta sezione del tribunale amministrativo, presieduta da Maria
Abbruzzese, ha annullato le delibere della regione Campania e
dello stesso comune di Chianche.
L'udienza si era tenuta il 21 maggio scorso. Oggi è stata
resa nota la sentenza.
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