Si sta lavorando all'idea di un
Museo della Città di Napoli e l'idea è quella di collocarlo al
Maschio Angioino. I passaggi e gli obiettivi per arrivare a
questo li spiega, in una nota, il sindaco di Napoli, Gaetano
Manfredi.
"Il dibattito sulla nascita di un museo che racconti la
storia plurisecolare della città di Napoli è ricco di spunti e
proposte di grande interesse. Le sollecitazioni di Andrea
Carandini sul Corriere della Sera e di Giuliano Volpe
sull'Huffington Post rilanciano in maniera pertinente e fondata
un tema di notevole importanza per l'Amministrazione che guido
da tre anni- dice - I 2500 anni dalla fondazione dell'antica
Neapolis portano, infatti, di nuovo al centro del confronto
nazionale la storia della città, le sue origini nonché le sue
prospettive future di capitale europea. Napoli è dotata di un
patrimonio culturale ricchissimo e vede, tutt'oggi, un incrocio
continuo tra passato e presente. Le tracce ancora visibili delle
stratificazioni passate incontrano infatti nuovi laboratori
creativi, saperi e conoscenze, in un equilibrio difficile fra
tutela - che non sia mera conservazione dell'esistente - e
ampliamento dell'offerta culturale in termini di spazi e storie
da raccontare".
Manfredi spiega che è stata avviata in merito una
riflessione circa due anni fa "inserendola nelle Linee di
indirizzo della politica culturale della città e della sua area
metropolitana, nella piena consapevolezza di dover compiere un
necessario lavoro di valorizzazione, promozione e produzione di
valore culturale per il bene della città". "Mi piace molto,
infatti - ammette - l'idea di un museo che non sia una semplice
esposizione di oggettistica ed elementi di pregio, ma un
contenitore di strumenti innovativi e idee aperte, fruibili e
accessibili alla comunità. Il significato di un museo della
città è nella partecipazione delle persone, nella creazione di
una progettualità condivisa. Soprattutto per le nuove
generazioni che devono 'vivere' un museo più che percorrerlo".
Il primo passo concreto, dunque, spiega ancora, "era la
rifunzionalizzazione dei siti comunali, un percorso per la
costruzione di una vocazione precisa e coerente di spazi di
grande bellezza e valore culturale. Sono in corso, infatti, i
lavori nei vari siti artistici di proprietà comunale in modo da
diventare sempre più un punto di riferimento per la città e per
i tanti turisti che stanno arrivando a Napoli. Il tutto sempre
nell'ottica di costruzione di una città che valorizza il proprio
passato, ma che è in grado anche di disegnare il futuro
prossimo".
"Non posso che ribadire la volontà di immaginare un museo
della città in uno spazio iconico, Castel Nuovo, già sede di un
museo civico. La vocazione del Maschio Angioino, infatti, è già
ben inserita in un discorso di recupero e valorizzazione
dell'eredità comune. Tale spazio è il luogo ideale per
accogliere e illustrare la storia della città, non un'entità
statica, ma - come dice giustamente Carandini - "un fiume
carsico e labirintico da decriptare". L'occasione del compleanno
della città può rappresentare un volano per accelerare in tal
senso - conclude - Palazzo Fuga, invece, è già al centro di un
importante processo di riqualificazione, un ambizioso progetto
di trasformazione di un'area molto vasta in un polo culturale
multifunzionale. Avrà quindi una vocazione multipla tra la
biblioteca, gli spazi formativi e la funzione sociale. È proprio
l'ampiezza degli spazi che permette di ragionare
sull'attribuzione di funzioni diverse all'interno della stessa
struttura e, non meno importante, sulla rigenerazione del
quartiere così attesa per decenni. Napoli è pronta ad ospitare
un museo della città. L'avvio, a livello nazionale e in modo
così qualificato, di un dibattito costruttivo ci aiuterà ad
elaborare un progetto valido e condiviso".
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