"La chiusura dei punti di nascita
in quattro Comuni della Regione Campania non deve essere più
considerato un alibi e un pretesto da agitare, da parte del
governo centrale, per non far uscire dal Piano di rientro dai
disavanzi sanitari la Regione Campania. In Consiglio abbiamo
votato all'unanimità, infatti, il no alla disattivazione dei
Punti nascita nei Comuni di Piedimonte Matese, Polla, Sapri e
Sessa Aurunca". Così il presidente del Consiglio regionale della
Campania, Gennaro Oliviero, a margine del voto compatto di tutti
i consiglieri contro la soppressione dei centri dedicati alla
nascita dei bambini a Piedimonte Matese, Polla, Sapri e Sessa
Aurunca. "Ho proposto questo argomento all'ordine del giorno
affinchè la prosecuzione dell'attività dei centri di nascita in
quattro Comuni campani non comporti l'uscita dal Piano di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione - continua Oliviero
- così, il punto è stato firmato da tutti i capigruppo in
Consiglio e votato in maniera unanime oggi dai consiglieri. Con
questo atto di coraggio invitiamo, ora, il governo nazionale a
rimuovere, finalmente, l'argomento della cancellazione dei
reparti ospedalieri dedicati al parto e alle nascite nella
nostra Regione come condizione ostativa all'uscita dal programma
di rientro. In passato avevamo più volte richiesto l'apertura in
deroga di questi reparti, l'ultima volta nel maggio 2023. La
Campania è e resta giovane e, ricordiamolo, proprio in provincia
di Caserta c'è il Comune più giovane d'Italia, Orta di Atella.
Dunque, eliminare i reparti dedicati alla nascita di nuovi
bambini sarebbe stata una ingiustizia per i cittadini che
credono ancora in un sistema di aiuto alle famiglie e alla
vita".
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