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Un'associazione antiracket intitolata al poliziotto-eroe Barbato

Un'associazione antiracket intitolata al poliziotto-eroe Barbato

A Napoli. La figlia: "Per noi è un segno molto forte"

NAPOLI, 10 marzo 2025, 23:33

Redazione ANSA

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Inaugurata nella sala consiliare della 7/a Municipalità di Napoli la prima associazione antiracket e antiusura nel quartiere di Secondigliano, intitolata al poliziotto-eroe Nicola Barbato, ad un anno dalla sua scomparsa. Barbato venne gravemente ferito il 25 settembre del 2015 mentre tentava di sventare un'estorsione nel quartiere di Fuorigrotta.
    "Oggi è la reazione di una Secondigliano che si ribella a una narrazione della sottomissione ai clan", ha detto Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare Antimafia, in una sala affollata da vertici delle forze dell'ordine, magistrati, imprenditori. In prima fila i familiari di Barbato, cui si è rivolta Colosimo sottolineando che "grazie a voi, grazie alla Federazione antiracket italiana, si può dire che in nome di Nicola Barbato lo Stato ha vinto".
    "Lo si può dire ad alta voce e consapevoli del fatto - ha proseguito - che non esistono e, fino a quando ci saranno uomini e donne coraggiosi e liberi, non esisteranno mai quartieri off limits o dove dire le cose come stanno non è concesso. Questo lo dimostra non solo il fatto che siamo in una sede dello Stato, ma innanzitutto la storia di Nicola Barbato, il coraggio che semplicemente non voleva essere tale ma voleva essere senso del dovere. E che invece ha indicato una strada che oggi ci permette e vi permette di raccontare un'altra storia".
    "Questa associazione nasce a Secondigliano, in una delle zone più difficili della nostra città dove circa venti anni fa si è consumata una delle faide più sanguinarie di camorra. Non era scontato che ci saremmo riusciti", ha detto in un passaggio del suo intervento il coordinatore regionale Fai Campania, Rosario D'Angelo.
    Giovanna Barbato ha poi detto che "oggi è un giorno importante perché l'associazione antiracket che porta il nome di mio padre per noi è un segno molto forte. Papà ha dedicato la sua intera vita nella lotta contro la criminalità e il suo sacrificio oggi non è più vano".

Tra i presenti in prima fila anche Tano Grasso, fondatore della prima associazione antiracket, più volte citato negli interventi dei relatori per il suo impegno nella legalità, il Presidente della Municipalità 7 Antonio Troiano, la presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il questore di Napoli Maurizio Agricola, il comandante interregionale dell’Arma dei Carabinieri Marco Minicucci, il comandante provinciale delle Fiamme Gialle Paolo Borrelli, il tenente colonnello medaglia d'oro al valor militare Gianfranco Paglia, il commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura Santi Giuffrè, l’assessore alla Legalità del Comune di Napoli Antonio De Iesu. Tra i relatori Maria Grazia Nicolò Commissario Straordinario antiracket e antiusura, il Presidente Nazionale FAI Luigi Ferrucci, il presidente della FAI di Secondigliano Paolo Serpico. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di progetto 'Insieme contro racket e usura' finanziato dalla Regione Campania.
   

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