ArcelorMittal ha comunicato la chiusura a luglio dello stabilimento insediato nell'area industriale di Luogosano-San Mango sul Calore, in provincia di Avellino. L'annuncio è arrivato al termine dell'incontro convocato da Confindustria Avellino, a cui hanno partecipato l'azienda e i rappresentanti del sindacato.
Sono settanta i dipendenti del colosso internazionale della produzione d'acciaio che nell'azienda irpina effettuano la pre verniciatura di rotoli di acciaio. Secondo l'azienda, a determinare la cessazione dell'attività sarebbero "costi di gestione che frenano se non azzerano la competitività".
Una nutrita rappresentanza degli operai era presente all'esterno della sede confindustriale. "Perdere il posto di lavoro a 50 anni e al Sud - protesta l'operaio Michele Rizzo - è come uccidere una persona. La politica, le istituzioni -aggiunge - se hanno dignità e coraggio devono mobilitarsi per impedire la chiusura". I sindacati hanno convocato per domani un'assemblea dei lavoratori.
ArcelorMittal: il sindaco, mobilitazione contro la chiusura
"È con profonda preoccupazione che apprendo la decisione assunta nel pomeriggio da parte di ArcelorMittal di chiudere lo stabilimento di San Mango sul Calore. Una scelta che, se confermata, rappresenterebbe un colpo devastante non solo per la nostra comunità, ma anche per l'economia irpina". Lo scrive in una nota Teodoro Boccuzzi, sindaco di San Mango sul Calore (Avellino). "Lo stabilimento di San Mango rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia locale - sottolinea il sindaco - con oltre 70 dipendenti diretti e un indotto che coinvolge centinaia di altre famiglie. La chiusura avrebbe conseguenze drammatiche per il tessuto socio-economico già fragile della nostra provincia, aggravando ulteriormente la situazione occupazionale in un territorio che già soffre di spopolamento e carenza di opportunità lavorative". "Come primo cittadino - aggiunge Boccuzzi - non posso accettare una decisione che ignora completamente le ricadute sociali sul nostro territorio. Sono pronto insieme agli amministratori di San Mango e dei comuni limitrofi a battermi con tutte le forze, per sostenere le organizzazioni sindacali e scongiurare questa chiusura. Già stasera chiederò che venga attivato un tavolo di crisi coinvolgendo il Prefetto di Avellino, i consiglieri regionali irpini e i parlamentari del territorio. Insieme dobbiamo chiedere a gran voce l'intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per trovare soluzioni alternative che salvaguardino i posti di lavoro e il futuro industriale della nostra area". "Non possiamo accettare che le logiche del profitto cancellino decenni di storia industriale e compromettano il futuro di centinaia di famiglie. La comunità di San Mango sul Calore è pronta a mobilitarsi e a lottare unita per difendere il proprio diritto al lavoro e alla dignità", conclude Boccuzzi.
Cirielli, Regione si attivi a tutela lavoratori ArcelorMittal
"La notizia della chiusura di ArcelorMittal di San Mango sul Calore (Avellino) desta allarme, perché colpisce un territorio che negli ultimi venti anni ha subito fortemente il fenomeno dello spopolamento; venendo meno il lavoro, e le relative entrate economiche, dei dipendenti diretti e dell'indotto, aumenterebbe fortemente il rischio di un deterioramento complessivo dell'economia territoriale che ovviamente danneggerebbe il tessuto economico dell'intera Irpinia". Lo afferma Edmondo Cirielli, vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. "Quando le crisi riguardano imprese che garantiscono livelli occupazionali inferiori alle 250 unità lavorative, come nel caso descritto, il tavolo di crisi - sottolinea Cirielli - deve essere organizzato dalla Regione. La competenza è invece del Ministero per le crisi relative a imprese con un numero di dipendenti superiore alla quota di 250 unità. Mi sfugge che cosa stia aspettando la Regione Campania per attivare il tavolo di crisi". "Capisco - conclude il vice ministro - che per il Presidente De Luca sia più congeniale e comodo impegnarsi a discutere dei massimi sistemi ma in questo caso in gioco c'è il futuro di una rilevante parte dell'intera economia della Provincia di Avellino. I lavoratori vanno tutelati senza esitazione dalla Regione Campania".
ArcelorMittal: Alaia, attivare subito un tavolo istituzionale
Il consigliere regionale Enzo Alaia ha avuto in serata un colloquio telefonico con l'assessore regionale alle Attività Produttive, Antonio Marchiello, al quale ha chiesto l'immediata attivazione di un tavolo istituzionale per affrontare la crisi dello stabilimento ArcelorMittal di San Mango sul Calore. "Ho subito contattato l'assessore Marchiello per rappresentargli la gravità della situazione che si è venuta a creare con l'annuncio della chiusura dello stabilimento ArcelorMittal", dichiara Alaia. "L'assessore si è detto pronto ad intervenire presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sollecitare l'apertura di un tavolo di crisi, pur sottolineando la necessità di una formale richiesta da parte delle organizzazioni sindacali per avviare l'iter procedurale". Il consigliere regionale del gruppo Italia Viva esprime "massima vicinanza e solidarietà" ai lavoratori dello stabilimento e alle loro famiglie. "Siamo di fronte a una decisione che, se confermata, avrebbe ripercussioni devastanti non solo sui 70 dipendenti diretti e sul vasto indotto, ma sull'intero tessuto economico e sociale della provincia di Avellino", prosegue Alaia. "L'Irpinia non può permettersi di perdere un altro presidio industriale strategico. La chiusura dello stabilimento rappresenterebbe un ulteriore colpo per un'economia territoriale già fragile, accentuando i fenomeni di spopolamento e desertificazione produttiva che affliggono le aree interne della Campania", aggiunge il consigliere. "Mi auguro che si possa trovare rapidamente una soluzione che salvaguardi i livelli occupazionali e la continuità produttiva. La Regione Campania farà la sua parte, mettendo in campo tutti gli strumenti disponibili per sostenere i lavoratori e le loro famiglie in questo momento di grave difficoltà. Lavorerò personalmente, insieme a tutte le istituzioni coinvolte, affinché questa vertenza venga affrontata con la massima attenzione e urgenza che merita", conclude Alaia.
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