Il piano di rigenerazione urbana dell'ex area Italsider a Bagnoli cambia volto in seguito al fenomeno del bradisismo che da oltre due anni è tornato a farsi sentire nell'area dei Campi Flegrei e che, proprio ieri notte, ha fatto registrare una scossa di magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi quarant'anni, al pari di quella del maggio 2024.
Nei prossimi mesi - come ha spiegato il sindaco di Napoli e commissario straordinario per Bagnoli, Gaetano Manfredi - si valuterà la rimodulazione del piano urbanistico "per sostituire parzialmente le volumetrie destinate al residenziale con altre attività di diversa natura, quali attività sportive e ricreative".
Nel piano di rigenerazione del Sin di Bagnoli, infatti, era prevista la realizzazione di circa mille alloggi di edilizia residenziale, ma lo stop alla costruzione è arrivato con il decreto Campi flegrei, del luglio 2024 poi trasformato in legge, contenente "misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell'area". E proprio in virtù di tale norma - ha sottolineato Manfredi - "noi oggi possiamo fare solo alloggi di ricostruzione e in quest'ottica vorremmo sistemare il Borgo Coroglio dando l'opportunità agli abitanti di avere un alloggio alternativo". No dunque a nuove volumetrie, ma solo a interventi legati all'esistente. Non solo.
In considerazione del fatto che gran parte dell'area Bagnoli-Coroglio è inclusa nella 'Zona di intervento', delimitata per garantire la sicurezza del territorio e delle infrastrutture esistenti, nella riunione della cabina di regia su Bagnoli, che si è svolta ieri a Palazzo Chigi, è stato evidenziato che la struttura commissariale ha attivato un confronto con il Commissario straordinario ai Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato, e con il Dipartimento nazionale della Protezione civile per adottare misure di mitigazione del rischio sismico e bradisismico nel corso delle operazioni di rigenerazione urbana e risanamento ambientale. In particolare, per migliorare l'accessibilità e garantire vie di esodo sicure in caso d'emergenza, sono stati individuati due interventi chiave: la realizzazione di un sottopasso tra via Nuova Agnano e via Beccadelli per migliorare il collegamento con la Tangenziale, decongestionando il traffico, e dunque per garantire una maggiore fluidità dei flussi viari e ridurre le interferenze con la linea ferroviaria Cumana; il recupero funzionale del Pontile Nord con un intervento di manutenzione straordinaria che ne consentirà l'uso come punto di attracco per evacuazioni via mare, rafforzando la resilienza dell'area.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA