A quasi otto anni di distanza si
è conclusa davanti al giudice monocratico del Tribunale di
Avellino la vicenda del medico in servizio presso il carcere di
Avellino accusato di aver sottovalutato le condizioni di un
detenuto, con problemi psichiatrici, che nel settembre del 2015,
si tolse la vita all'interno della Casa circondariale. "Il fatto
non sussiste" ha deciso il giudice Sonia Matarazzo, accogliendo
le tesi del Pm Luigi Iglio e dei difensori secondo le quali la
gestione delle visite specialistiche e le terapie aveva seguito
le procedure standard. I legali della famiglia del detenuto
avevano invece sottolineato le presunte sottovalutazioni del
medico che, anche in seguito a precedenti tentativi di suicidio,
si sarebbe limitato a prescrivere al detenuto farmaci
antidepressivi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA