Sono oltre 70.000 i bambini tra 0 e
14 anni che in questi giorni stanno vivendo nella paura a causa
del costante sciame sismico dei Campi Flegrei, in particolare
nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto,
Giugliano in Campania, Marano di Napoli, nonché in alcuni
quartieri di Napoli, tra cui Soccavo, Pianura, Bagnoli e
Fuorigrotta.
Lo sottolinea Save the Children, che da anni collabora in Italia
con la Protezione Civile - in base ad uno specifico protocollo
d'intesa - nell'ambito delle attività di tutela e sostegno dei
minori durante le situazioni emergenziali, sia per quanto
riguarda le loro esigenze materiali che per il supporto
psicologico.
Spiega Antonio Caiazzo, responsabile territoriale del programma
di Innovazione sociale di Save the Children, che vive nell'area
dei Campi Flegrei: "La situazione è un po' complicata, molte
case hanno subito delle lesioni e i bambini stanno vivendo una
fase di sospensione. In molti casi hanno dovuto lasciare le loro
abitazioni, i loro giochi, il loro ambiente, in attesa delle
dovute verifiche strutturali, e non sanno se e quado potranno
tornarci. Tutti noi che viviamo nell'area siamo spesso
concentrati a gestire le situazioni potenzialmente di pericolo e
spesso gli adulti di riferimento non riescono a dedicate del
tempo per spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo, Tutto ciò
genera in loro un profondo senso di insicurezza".
"È fondamentale che la comunità educante possa supportare le
famiglie, a prescindere dall'apertura o meno delle scuole, per
guidarle nella narrazione di questo momento di grande
precarietà", conclude.
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