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Abodi, un impianto sportivo in un bene confiscato alla camorra

Abodi, un impianto sportivo in un bene confiscato alla camorra

'Le istituzioni saranno presenti ogni giorno'

CASERTA, 07 aprile 2025, 20:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Oggi è una giornata molto importante, che porterà alla realizzazione tra un anno di un nuovo impianto sportivo per migliorare l'offerta per i giovani e ripristinare in qualche modo anche la legalità attraverso lo sport. E dopo questa visita torneremo strada facendo". Così il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi in visita a San Marcellino, nel Casertano, ad un bene confiscato alla camorra dove sarà realizzato un Centro sportivo polivalente.
    "Questo anno - aggiunge Abodi - non passerà senza un nostro interesse: le istituzioni vogliono essere presenti non soltanto nelle giornate speciali, ma ogni giorno, e cerchiamo di dimostrarlo con il nostro lavoro". Dopo San Marcellino Abodi ha visitato con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il vice-presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, un altro bene confiscato a Casapesenna, dove è già attivo un ostello della gioventù che ospita nell'ambito di uno scambio culturale sei ragazzi provenienti da tutta Europa.

Nel Casertano un centro sportivo e un ostello in beni confiscati. Sindaco San Marcellino, così si risveglia la coscienza sociale 

Due beni confiscati nel Casertano alla camorra, a San Marcellino e Casapesenna, divenuti simbolo di rinascita e legalità in un territorio per anni "violentato" dal potere dei clan. A legittimare la riuscita dell'operazione di recupero dei due beni, gestita da Agrorinasce, Agenzia per l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, la visita dei ministri Piantedosi e Abodi e del vicepresidente della Regione Campania Bonavitacola. Incontro ai quali sono stati presenti anche il prefetto di Caserta Lucia Volpe, i vertici provinciali delle forze dell'ordine, il Procuratore di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone e il presidente del tribunale di Napoli Nord Luigi Picardi, i sindaci Anacleto Colombiano (San Marcellino) e Giustina Zagaria (Casapesenna). A San Marcellino il bene confiscato nel 2006 alla società Euromilk dei familiari del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria, ovvero Nicola e Filippo Capaldo, e all'altro esponente del clan Vincenzo Cantiello. La società divenne nota perché era concessionaria esclusiva nelle zone dell'aversano e dell'area domiziana, per conto dell'attuale Parmalat S.p.a. e NewlatS.p.a., della distribuzione e della vendita del latte e dei suoi derivati. L'azienda fu completamente distrutta da un incendio ed è rimasta chiusa per diversi anni diventando una discarica di rifiuti abbandonati e auto rubate, poi ulteriormente data alle fiamme. Ci fu poi anche un secondo incendio, e dopo arrivò in tempi brevi un'intesa istituzionale con l'Agenzia nazionale dei Beni confiscati e sequestrati (ANBSC) che ha provveduto a bonificare l'area. Dal canto suo, il Comune di San Marcellino manifestò l'interesse per la destinazione sociale del bene e l'Agenzia lo destinò all'ente locale, che a sua volta lo ha concesso ad Agrorinasce, che ha poi redatto con il Comune il progetto dell'importo di 2,3 milioni di euro per la realizzazione del Centro Sportivo Polivalente, dove saranno praticate le discipline del nuoto e del calcetto, e ci saranno spazi per attività ludiche, parcheggi e area con verde attrezzato. "Questo bene - spiega l'Ad di Agrorinasce Gianni Allucci - ha avuto parecchie vicissitudini negative, come i due roghi, e aver portato a casa questo risultato non è stato semplice. Anche per questo abbiamo deciso di tenere una cerimonia pubblica per la posa della prima pietra, mentre di solito festeggiamo il completamento delle opere". Felice il sindaco Anacleto Colombiano, che ha parlato di "risveglio della coscienza sociale a San Marcellino, dove stiamo costruendo un futuro migliore per i giovani". A Casapesenna, nel bene confiscato ad Alfredo Zara, è stato inaugurato lo spazio di co-working all'interno del Centro Euromediterraneo e dell'Ostello della Gioventù, attivo da dieci anni. Anche questo bene è stato oggetto di vandalizzazione all'atto della confisca definitiva. Agrorinasce ha reso poi disponibile l'assegnazione dell'immobile attraverso una manifestazione di interessi rivolta ad associazioni e cooperative sociali, assegnandolo all'associazione Giosef Italy; con tale destinazione, Agrorinasce ha quindi chiesto e ottenuto un finanziamento dal Ministero dell'Interno per l'importo di euro 1.3 milioni di euro (l'importo includeva anche i lavori di ristrutturazione del bene confiscato a Luigi Venosa sempre localizzato a Casapesenna destinato a Centro di aggregazione giovanile per l'arte e la cultura). "Oggi l'Ostello della gioventù - spiega Allucci - è la sede principale di tutti gli scambi culturali e per il volontariato che ogni anno l'associazione Giosef gestisce in ambito europeo con fondi messi a disposizione dall'Unione Europea. Rappresenta, infine, una valida alternativa per l'accoglienza di tutti i giovani impegnati nei campi di volontariato, dei turisti impegnati nel sociale o per gli ospiti di manifestazioni culturali che vengono organizzati sul territorio". Il Comune di Casapesenna e Agrorinasce, d'intesa con l'Associazione Giosef, hanno poi presentato alla Regione Campania, il progetto di ampliamento del Centro con uno spazio dedicato al 'co-working' per giovani imprese e professionisti, per un totale di circa 86.000; i lavori di ampliamento e di acquisto degli arredi e delle attrezzature sono stati ultimati alla fine dell'anno 2024.

Piantedosi e Abodi, soddisfazione per lavoro ostello Casapesenna 

 Commenti positivi dai due ministri Matteo Piantedosi e Andrea Abodi e dal vice-presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola nel visitare a Casapesenna (Caserta) il bene confiscato all'esponente del clan dei Casalesi Luigi Venosa, già attivo dal 2015 come ostello della gioventù, capace di ospitare oltre 150 giovani all'anno provenienti da tutta Europa, sei dei quali sono tuttora ospiti nel bene. "E' una piacevole sorpresa - ha confessato Piantedosi - vedere lo scambio culturale che si fa qui in questo bene". E pensare che una cittadina portoghese ha deciso di venire vivere qui contraddice ogni luogo comune" ha sottolineato, facendo riferimento a Natasha, proveniente dalle Azzorre, che dopo un'esperienza di volontariato nell'ostello, oggi fa l'operatrice e vi risiede stabilmente. Abodi ha evidenziato "l'importante lavoro sinergico realizzato tra le varie istituzioni che ha portato a questi risultati". Sorpreso anche Bonavitacola, che parla di "esempio virtuoso"; "se mi avessero detto - aggiunge - che qui a Casapesenna c'era un ostello che funziona molto bene, ci avrei difficilmente creduto. Ed invece oggi siamo qui a constatare quanto questa esperienza funzioni alimentando il recupero della reputazione di questi luoghi. Oggi i ragazzi di Casapesenna, Casal di Principe, San Marcellino, non devono più provare imbarazzo rispetto ai luoghi da cui provengono, ma orgoglio. E anche grazie a questi scambi culturali tra giovani europei che si crea questa mentalità che unisce. Solo i giovani possono costruire l'Europa". Bonavitacola ha poi ringraziato Agrorinasce, Agenzia per l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, in cui soci sono alcuni Comuni (quelli casertani di Casapesenna, San Marcellino, San Cipriano d'Aversa, Villa Literno, Santa Maria la Fossa e quello napoletano di Torre Annunziata) e la Regione Campania; "non è un carrozzone come altri soggetti pubblici, sta migliorando territorio e funziona davvero alla collaborazione tra enti". Agrorinasce, che amministra 156 beni confiscati nel Casertano, ha infatti gestito le procedure di progettazione, affidamento e recupero del bene confiscato di Casapesenna ma anche di quello di San Marcellino (dove sarà realizzato un centro sportivo polivalente), entrambi oggi visitati dai ministri Matteo Piantedosi e Andrea Abodi e dal vice-presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola
   

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