/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Illustratore di De Simone, dimenticato artista 'rinascimentale'

Illustratore di De Simone, dimenticato artista 'rinascimentale'

Scenografo Vallifuoco: accantonati i valori culturali oggettivi

NAPOLI, 08 aprile 2025, 17:23

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Angelo Cerulo) "Non c'era mai uno stile unico da seguire ma andava adottato di volta in volta e io cercavo di seguirlo nelle sue indicazioni; il maestro Roberto De Simone - dimenticato da Napoli e della cultura nazionale - non ha mai pensato di rifare quello che già aveva fatto per non cadere nell'equivoco della cose precostituite, nelle 'forme chiuse' ma seguiva percorsi diversificati. Era un artista 'rinascimentale', ispirato ed eclettico. Omnicomprensivo, multidisciplinare, transdisciplinare, una mente complessa. Se ne è andato un rappresentante importante del Novecento". Così all'ANSA il professor Gennaro Vallifuoco, 58 anni, irpino, docente di Scenografia nell'Accademia di Belle Arti di Napoli, illustratore, pittore, collaboratore per anni del maestro De Simone e per il quale ha realizzato le scenografie de 'Il Re Bello' e di 'Trianon Opera', l'ultimo lavoro teatrale del maestro. E anche Vallifuoco, così come il maestro Riccardo Muti, stigmatizza l'atteggiamento assunto da Napoli ma anche dalla cultura italiana nel suo complesso nei confronti di De Simone.
    "Non so se ci sia un sentimento di ingratitudine - spiega Vallifuoco mentre si reca alla Camera Ardente insieme con alcuni suoi allievi - di sicuro c'è un problema culturale a livello generale: determinati contenuti strettamente culturali riferiti a parametri elevati non vengono considerati perché non corrispondono alle esigenze del mercato e della 'commerciabilità' che purtroppo si fa della cultura".
    "Concordo con il maestro Muti - evidenzia il docente noto anche per la sua produzione delle 'Matres Matutae' - lo ha dimenticato Napoli ma anche gran parte del panorama culturale nazionale. In ogni caso intendo con le mie parole fotografare un momento in cui i valori culturali oggettivi vengono accantonati in favore di altri criteri, altre necessità che intravedono i sistemi dell'organizzazione culturale in genere". De Simone, secondo lo scenografo, non è stato ignorato del tutto, ma la cultura non si è preoccupata più di tanto di portare avanti alcuni valori impostati in tanti anni di carriera del maestro.
    Quali? "Mi riferisco all'alta cultura, al grande teatro, a una certa letteratura, alla favolistica tradizionale, ai tanti argomenti che il maestro ha portato avanti anche nell'antropologia, nell'etnografia".
    Gennaro Vallifuoco ha cominciato a lavorare con Roberto De Simone a 24 anni. "Avevo appena finito l'Accademia a Firenze; contattai De Simone perché intesi fare la tesi di laurea sulla 'Gatta Cenerentola'. Da quel momento cominciò un percorso di collaborazione; a Vallifuoco gli chiese di fare una ricerca sul campo di fiabe e racconti nell'area irpina: "Accettai di fare questa esperienza da etnoantropologo. Mi aprì un mondo che in parte già conoscevo ma del quale non intravedevo la vastità.
    Cominciai a immaginare diverse cose, dipingendole, e gli piacquero. Mi propose allora le illustrazioni per il primo volume - 'Fiabe Campane' - per l'edizione 'I Millenni' (Einaudi), poi ne abbiamo fatti altri due". Un unicum nel panorama letterario italiano, sottolinea Vallifuoco: "Oltre a Fiabe Campane, anche 'Il Cunto de li Cunti' e 'La Canzone Napolitana'. Da ricordare anche "Le Guarattelle tra Pulcinella Teresina e la Morte" con Franco Di Mauro editore e altre pubblicazioni". Insomma lo stesso sentire? "In un certo senso sì. Il maestro mi chiamava a interpretare visivamente i contenuti letterari di riferimento dell'opera che dovevano essere messi in luce ed io provavo a realizzare visivamente le idee. Spero di esserci riuscito. Ma ora ho perso oltre a un Maestro anche un Amico".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza