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Al Nuovo 'Alcune coreografie', danza dialoga con frammenti video

Al Nuovo 'Alcune coreografie', danza dialoga con frammenti video

Di Jacopo Jenna il 17 aprile a Napoli nell'ambito di Open Dance

NAPOLI, 13 aprile 2025, 15:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Proseguono gli appuntamenti di Open Dance 2025, seconda edizione della rassegna dedicata alla danza d'autore, ospitando, giovedì 17 aprile, alle 21, nel Teatro Nuovo di Napoli, 'Alcune coreografie' ideazione, regia e videocoreografia di Jacopo Jenna, presentato da KLm-Kinkaleri e Centrale Fies. La rassegna Open Dance 2025, a cura del Teatro Pubblico Campano, ricorda una nota, "supporta e sostiene il talento e la creatività di coreografe e coreografi, con l'intento di creare un movimento artistico sempre più forte e coeso. Avvia anche nuovi approcci nell'interazione con il pubblico della danza, che mirano a rafforzare le connessioni tra artisti, interpreti e spettatori". La sensibilità sempre più multidisciplinare e l'ampliamento delle esperienze culturali, dalla ricerca artistica alla comunicazione, "trovano corpo e vita nella danza, e la rassegna le assimila in sé".
    L'appuntamento di giovedì vedrà in scena la danza di Ramona Caia, che collabora anche alla messinscena, sulla musica originale di Francesco Casciaro, i video di Roberto Fassone, le luci di Mattia Bagnoli e il costume di Eva di Franco.
    'Alcune coreografie' mette in dialogo la danzatrice "con un prezioso e ponderoso lavoro di raccolta video, montaggio e successiva rielaborazione di una serie di tipologie di danze".
    La coreografia, è scritto, "si costruisce attraverso la mimesi di una moltitudine di frammenti video montati in una sequenza serrata, frugando tra la storia della danza e della performance, attraversando il cinema e internet, in cerca di una materia cinetica sensibile.
    Diviso in due parti distinte, 'Alcune Coreografie' parla della danza, che parla della danza attraverso la danza, e che con essa si confonde fino a produrre nuove immagini". La danzatrice, evidenzia la nota, "incarna, trasforma, connette e riporta al presente il corpo dell'immagine, ne sonda la dinamica, la libertà e l'immediatezza linguistica senza un punto di vista privilegiato, lo sradica dall'immaginario nello svolgimento di una coreografia esatta. La danza tenta di liberarsi dalla forza dell'immagine, smettendo di riferirsi a qualcos'altro, per iniziare a rifarsi solo a sé stessa".
    Nella seconda parte un video originale dell'artista Roberto Fassone offre una sequenza di coreografie visive, un paesaggio simbolico dove l'umano è assente ma che ancora cerca un rapporto con il corpo in scena e riflette su quella materia intangibile di cui la danza è fatta.
   

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