/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rosita Marchese,'Io, profuga,dico: alziamo ponti con la cultura'

Rosita Marchese,'Io, profuga,dico: alziamo ponti con la cultura'

Presidente Accademia Belle Arti Napoli a presentazione Crossing

NAPOLI, 28 aprile 2025, 16:13

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La cultura è anche alzare ponti non muri come diceva Papa Francesco e nessuno più di me può capire il valore di questo concetto: sono profuga istriana, nata nel 1944 ad Umago e sono stata nelle baracche del Bosco di Capodimonte a Napoli, ma non ho odio. I miei genitori non sono mai più tornati, io sono tornata ma vado con l'idea di non avere in Croazia i miei nemici, ma un popolo". Rosita Marchese, presidente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, spiega così - ricorrendo a questa sua esperienza personale - il significato del progetto 'Crossing, Art without limits', un ponte culturale nato nei laboratori dall'Accademia che si estende nei Balcani, in Medio Oriente e in Nord Africa, con l'obiettivo di istituire un processo creativo, inclusivo e innovativo nelle arti performative (la prima fase prenderà concretamente il via nei prossimi giorni). Nella presentazione, svoltasi oggi nell'istituzione universitaria partenopea, Marchese ha evidenziato: "Oltre all'aspetto didattico, che è importante, è decisivo fare rete con Paesi del Mediterraneo e dei Balcani anche a democrazia limitata. Bisogna colloquiare. Ci sono Paesi che sono sotto la minaccia della guerra e far capire l'importanza di relazioni attraverso la cultura è fondamentale.
    Occorre costruire messaggi ai giovani di tutti i Paesi democratici e non democratici".
    Alla presentazione, oltre al presidente Marchese e al direttore Giuseppe Gaeta, sono intervenuti Enzo Gagliardi, docente di Scenotecnica e responsabile scientifico del progetto, insieme con i docenti Rosaria Iazzetta e Stefania Oriente, Alia Mosmar (docente nell'Università di Beirut) e - in collegamento - Vladimir Kho, insegnante nell'Università del Kosovo. L'azione condotta dall'Accademia di Belle Arti si inserisce nelle attività del progetto Pnrr - Prmg-performing, capofila l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, e prevede il coinvolgimento di 10 istituzioni internazionali di formazione terziaria. Dal 5 al 31 maggio la delegazione dell'Accademia napoletana intraprenderà un itinerario di 8.506 chilometri, parte costitutiva del primo processo di internazionalizzazione estesa, giungendo in territori le cui diseguaglianze e diversità culturali sono ancora ostacolo al superamento di antiche divergenze storiche e sociali. "L'arte può superare i confini geografici ma anche quelli cognitivi, mentali e culturali" ha detto il direttore Gaeta aggiungendo: "Attraverso il contatto e la relazione si possono costruire sistemi virtuosi che portano a una visione più trasversale, transdisciplinare e internazionale dei temi che attraversano la nostra esperienza quotidiana. Questa azione si inserisce nel filone dell'internazionalizzazione che l'Accademia sta portando avanti: è uno dei progetti legati al Pnrr che hanno come vocazione quella di creare network internazionali permettendo di costruire e offrire una dimensione esperienziale nello scambio e nell'incontro fra visioni diverse".
    "Vogliamo mettere in sinergia la cultura nostra nel Mediterraneo con Paesi che stanno intorno a noi - ha evidenziato il professor Gagliardi - per un arricchimento reciproco.
    L'azione è performativa con diverse discipline, dalla scenografia alla pittura, dalla decorazione alla scultura alla fotografia. Non è un caso che ci muoviamo in zone difficili. Le tre performance programmate sono in aree complicate come Kosovo, Libano, Egitto. Protagonisti i nostri studenti insieme con artisti e ragazzi del posto". Della delegazione partenopea farà parte, oltre a Gagliardi, Iazzetta e Oriente, il docente Mario Laporta. Ha affermato la professoressa Rosaria Iazzetta (scultura): "Le arti visive per la prima volta riescono a realizzare, in una visione pacifica, un'operazione condivisa.
    Nella fase intermedia del progetto, quella del Campus a Napoli, utilizzeremo materiali provenienti da Beirut, Gerusalemme e da altre città che visiteremo: la fonte materica è completamente diversa. Si tratta di una cambiamento identitario: venendo lavorate dagli studenti, acquisiranno una nuova identità". Nella seconda fase, infatti, i referenti e gli studenti selezionati, verranno ospitati nei laboratori dell'Accademia di Belle Arti e, con differenti materiali, si costruiranno le 'opere installative'.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza