Fare Salute e parlare di sicurezza
sul lavoro agendo sulla leva della prevenzione e dello sport:
oggi 28 aprile, in occasione della giornata mondiale per la
Salute e la Sicurezza sul lavoro, presso lo stadio Landieri in
via Hugo Pratt a Scampia, dalle 15,30 alle 20 scendono in campo
le squadre della Nazionale italiana sicurezza sul lavoro, la Asl
Napoli 1, il distretto 28 e l'Anm (Azienda Napoletana di
Mobilità). A dare il calcio d'inizio il noto attore e
cabarettista "professore di napoletano" Vincenzo Fischietti.
Attivare azioni di promozione della salute, favorire l'adozione
di stili di vita salutari, contribuire al miglioramento del
benessere psicofisico dei lavoratori, con conseguente
miglioramento delle prestazioni lavorative: questi gli obiettivi
del progetto sportivo. "Una giornata di promozione della salute
che celebra la "Giornata mondiale per la salute e la sicurezza
sul lavoro, istituita nel 2003 dall'Organizzazione
internazionale del Lavoro (ILO) commenta Cosimo De Marco
presidente della Commissione d'albo dei Tecnici della
Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro preso l'Ordine
delle 18 professioni sanitarie delle province di Napoli,
Avellino, Benevento e Caserta. "L'obiettivo della giornata è
promuovere uno sport sano che abbracci i valori della sicurezza
sul lavoro, richiamare l'attenzione sulla necessità
dell'adozione di una nuova cultura della sicurezza che si basi
prevalentemente sulle attività di prevenzione per cercare di
diminuire la parabola ascendente delle morti sul lavoro che sta
caratterizzando l'attuale contesto lavorativo campano". Nel
dettaglio la manifestazione sportiva consiste in un
quadrangolare di calcio le cui squadre partecipanti saranno
costituite da lavoratori di aziende pubbliche o private,
steakeholders e professionisti esperti in materia di tutela
della salute e sicurezza sul lavoro. "Si punta sulla
principalmente sulla partecipazione attiva dei lavoratori per
incrementare l'attività fisica e l'esercizio motorio nelle
attività quotidiane - sottolinea il presidente dell'Ordine
Franco Ascolese - in quanto ciò offre molteplici benefici per la
salute, promuove la socialità, fornisce prevenzione e funge da
trattamento a lungo termine delle malattie croniche, migliorando
al contempo la salute globale".
In particolare alcune delle aziende aderenti alla manifestazione
stanno mettendo in pratica alcune azioni contemplate nei
programmi di prevenzione regionali, proposte dalle Asl
competenti per territorio e precisamente un programma di
Prevenzione regionale denominato "PP03", che rappresenta una
delle 5 aree prioritarie e vincolanti di promozione della
salute, previste dal programma "Luoghi di Lavoro che Promuovono
Salute". Un progetto di prevenzione regionale identificato con
il numero "PP08" che invece rappresenta una delle azioni
importanti per la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici e
la prevenzione dello stress-lavoro-correlato. Il tutto in
aderenza a quanto contemplato nel Piano nazionale per la
Prevenzione per gli anni 2020-2025 che delinea le azioni da
intraprendere per migliorare la salute pubblica attraverso la
prevenzione delle malattie e la promozione di comportamenti
salutari.
I numeri delle morti sul lavoro sono impietosi: sono 101 le
vittime di lavoro nei primi due mesi del 2025, 10 in più
rispetto al primo bimestre del 2024, con un incremento del +11%,
che diventa +16% se si considerano anche gli incidenti mortali
in itinere, per un totale di 138 decessi e un aumento
significativo delle malattie professionali. Oltre 3.300
lavoratori deceduti dal 2021, carenze gravi di conoscenze e di
cultura delle prevenzione sui luoghi di lavoro che pure è un
diritto e in dovere fondamentale per tutelare la vita e il
lavoro. Del resto il 2025 si è aperto subito con un bilancio
drammatico sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro. A
gennaio di quest'anno si sono registrati 60 decessi,15 in più
rispetto allo stesso mese del 2024, con un aumento del +33,3%.
La distribuzione settimanale delle morti rivela che il martedì è
stato il giorno con più infortuni mortali (23,9% del totale) ma
è solo un dato statistico privo per ora di una identificazione
di un rapporto causa effetto con elementi salienti relativi al
calo della sicurezza attiva o passiva.
A livello territoriale, il rischio infortunistico varia
sensibilmente tra le diverse regioni italiane. Secondo la
mappatura dell'Osservatorio sicurezza la suddivisione delle
regioni in base all'incidenza degli infortuni mortali (calcolata
sulle vittime in occasione di lavoro per milione di occupati)
vede collocata in zona rossa (rischio più elevato) Umbria,
Trentino-Alto Adige, Calabria, Basilicata, Puglia, Piemonte. In
Zona arancione la Campania e il Veneto, in zona gialla
Lombardia, Liguria e Marche e in Zona bianca dunque con un
rischio più basso, la Toscana, il Lazio, la Sicilia e
l'Emilia-Romagna. Qui troviamo anche le regioni senza vittime
ossia Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Sardegna e Valle
d'Aosta.
Nel primo mese del 2025, i numeri assoluti delle vittime (quindi
con esclusione degli infortuni) si registra in Lombardia (8
morti), Piemonte, Veneto e Puglia (5 morti ciascuna), Campania e
Umbria (4 morti ciascuna), Trentino-Alto Adige e Calabria (3
morti ciascuna), Lazio e Toscana
(2 morti ciascuna). Sicilia, Marche, Liguria, Emilia-Romagna e
Basilicata (1 morto ciascuna). In Friuli-Venezia Giulia,
Abruzzo, Valle d'Aosta, Sardegna e Molise non si è rilevata
alcuna vittima sul lavoro. Da gennaio ad oggi un incremento
significativo si è registrato anche in Campania.
Che fare? "Occorre dare centralità alle figure precipue dedicate
alla prevenzione sui luoghi di lavoro - sottolinea Cosimo De
Marco - non solo gli ispettori dell'Inail ma anche i tecnici
della prevenzione impiegati nelle Asl che sono in grado di dare
importanza alla valutazione del rischio in ogni ambiente di vita
e di lavoro". Insomma è fondamentale fare Salute e parlare di
Sicurezza sul lavoro per sensibilizzare l'opinione pubblica ma
soprattutto datori di lavoro ed istituzioni sulle opportunità e
urgenze dell'attuazione delle norme antinfortunistiche. Scopi
perseguiti dalla giornata mondiale per la Salute e la Sicurezza
sul lavoro che si celebra oggi 28 aprile.
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