Dopo trent'anni di assenza, Polla,
in provincia di Salerno, riaccoglie uno dei suoi più importanti
tesori artistici: il polittico seicentesco della Madonna di
Costantinopoli, opera firmata nel 1611 da Giovanni De Gregorio,
detto il Pietrafesa.
Restaurato e riportato nella chiesa dei Cappuccini, il ciclo
pittorico riunisce cinque tele, tra cui la Madonna al centro con
Santa Barbara e Caterina d'Alessandria, l'Eterno nella lunetta
superiore, San Francesco e San Leonardo ai lati, e una tela con
il monogramma "IHS" sovrastante le ante. L'opera, fortemente
legata alla devozione popolare e alla storia locale, torna
visibile al pubblico grazie a un lavoro di restauro avviato dopo
il terremoto del 1980 nella Certosa di Padula dove fu attivato
un laboratorio di restauro.
Il ritorno del polittico, celebrato con una cerimonia
ufficiale, è stato definito da autorità civili e religiose un
evento di grande valore spirituale e culturale per l'intera
comunità. Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa dal nome del
suo paese natale (oggi Satriano di Lucania), è considerato il
più rappresentativo pittore lucano del Seicento, pur
appartenendo alla scuola napoletana. Intorno al 1595, a 15 anni,
entra nella bottega napoletana di Fabrizio Santafede. Le sue
opere sono presenti anche nel Vallo di Diano e negli Alburni.
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