Sono destinati a rafforzare le infrastrutture di ricerca per il monitoraggio in tempo reale dei segnali sismici e lo studio dei terremoti, in particolare nell'area dei Campi Flegrei, i 6 milioni di euro assegnati all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per le infrastrutture di ricerca, sui 94 stanziati dal ministero per l'Università e la Ricerca dal Fondo per l'edilizia e le infrastrutture di ricerca I fondi appena stanziati "rappresentano un contributo sostanziale per la realizzazione di importanti attività propedeutiche alla ricerca scientifica al servizio del Paese", osserva il presidente dell'Ingv Fabio Florindo. "Viviamo un periodo di particolare attenzione per l'area dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più monitorate in Italia e certamente quella a maggior rischio. Sebbene l'attuale rete di monitoraggio multiparametrica sia dotata di alta sensibilità - prosegue - il quadro degli eventi che caratterizzano l'area flegrea rende fondamentale compiere un ulteriore potenziamento strumentale che, come previsto con il finanziamento appena stanziato dal Mur, ci consentirà di aumentare le nostre capacità di rilevamento e interpretazione in tempo reale dei segnali sismici, geodetici e geochimici, migliorando il monitoraggio in continuo e la nostra capacità di valutare la pericolosità vulcanica in un'area densamente popolata e ad altissima vulnerabilità. Un investimento di questa portata avrà ricadute immediate e significative sulla capacità decisionale degli Enti preposti alla protezione civile, garantendo una maggiore sicurezza per la popolazione".
Ricerca: 3,4 milioni alla stazione zoologica 'Anton Dohrn'
Il recupero della Biblioteca del Mare, la messa in sicurezza della sede storica, interventi per la Marine farm mirati a garantire il benessere degli organismi marini mantenuti per i progetti di ricerca e conservazione: sono questi i principali interventi in cantiere per la stazione zoologica 'Anton Dohrn' di Napoli per il 2025, grazie al finanziamento di 3,4 milioni di euro assegnato dal ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito del Fondo per l'edilizia e le infrastrutture di ricerca. "La scienza italiana è finora riuscita a mantenere alti livelli di qualità e produttività, nonostante un livello di finanziamento nettamente inferiore rispetto agli altri paesi europei, grazie ad un'eccellente tradizione culturale", osserva Roberto Bassi, presidente della stazione zoologica 'Anton Dohrn'. Il finanziamento, prosegue, "permette di riprendere il cammino di adeguamento delle infrastrutture per la ricerca sul mare, aggiungendosi ai 4,2 milioni stanziati nel biennio 2023-2024. Con questi fondi sarà possibile realizzare la nuova Biblioteca del Mare e completare la struttura di allevamento di organismi marini ospitati alla Marine farm di Bagnoli per progetti di ricerca e conservazione. Infine, si potrà completare il risanamento delle strutture della sede storica alla Villa comunale di Napoli, con la progettazione dell'impianto antincendio, la cui realizzazione - conclude - confida nei prossimi interventi finanziari".
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