L'osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e da sue alterazioni qualitative e quantitative che si accompagnano all'aumento del rischio di frattura.
Cronica, non trasmissibile, grave e molto invalidante, spesso legata ad altre condizioni cliniche o conseguenza di terapie per gravi patologie, questa malattia costituisce un importante problema di sanità pubblica: è, infatti, la causa principale delle fratture in età avanzata e nella nostra regione in particolare viene segnalato un aumento progressivo del numero di eventi.
Da qui
l'esigenza di un rafforzamento della rete di raccordo tra
medicina territoriale, ambulatori, strutture ospedaliere e
centri multidisciplinari, implementando la comunicazione e il
coordinamento tra i diversi attori, con l'obiettivo di
intercettare tempestivamente i pazienti per avviarli alle più
corrette terapie (farmacologiche e non) e procedure di
prevenzione e cura, anche attraverso il corretto utilizzo di
algoritmi gestionali.
Gli esperti delle diverse discipline coinvolti nella gestione
della patologia, da tempo impegnati in un confronto attraverso
tavoli tecnici, partendo dalla positiva esperienza del programma
OSTEONET e del progetto "Frattura da fragilità", sono concordi
nell'auspicare l'istituzione di un Osservatorio regionale che
contribuisca al monitoraggio del fenomeno e promuova
l'implementazione dei Centri di riferimento per l'osteoporosi e
dei Gruppi Operativi Interdisciplinari. Se ne discuterà domani
dalle ore 8.30 alle 16.00, presso l'auditorium della sede
dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Napoli, via
Riviera di Chiaia,9/C, nel corso di un incontro organizzato con
il contributo non condizionante di AMGEN.
Quattro le sessioni di lavoro cui prenderanno parte, tra gli
altri, Grazia Arpino, docente di Oncologia medica - Dipartimento
di Medicina clinica e Chirurgia all'Università degli Studi di
Napoli Federico II; Francesca Futura Bernardi, dirigente
farmacista dell'Università degli Studi della Campania Luigi
Vanvitelli; Annamaria Colao, docente di Patologia Neuroendocrina
alla Federico II di Napoli; Cristiano Coppola, responsabile
dell'Ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale del Mare; Adriano
Cristinziano, dirigente farmacista dell'Azienda dei Colli;
Antonio Del Puente, docente di Reumatologia alla Federico II;
Gaetano D'Onofrio direttore sanitario dell'Asl Napoli 3 Sud;
Giovanni Iolascon, docente di Medicina fisica e Riabilitazione
all'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli";
Simona Serao Creazzola, direttore del Dipartimento Farmaceutico
dell'ASL Napoli 1 Centro; Enrico Tirri; direttore dell'UOSD di
Reumatologia - Ospedale San Giovanni Bosco; Adriano Vercellone,
dirigente farmacista dell'ASL Napoli 3 Sud.
All'evento i saluti istituzionali dell'Assessorato alla Sanità
della Regione Campania; della Scuola di Medicina della Federico
II e Luigi Vanvitelli con le Prof. Maria Triassi e Annalisa
Capuano; dell' Ordine dei Medici.
I lavori proseguiranno successivamente, con appositi incontri
organizzati in gruppi di lavoro, durante i quali i vari esperti
approfondiranno le diverse tematiche per redigere un documento
finale unico.
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