Ai primordi dell'Unione Europea
c'erano la Ceca e l'Euratom, unioni di Paesi nel nome
dell'energia. Poi l'unione energetica si è persa per strada ma è
ora al centro dell'agende della nuova commissione europea. É
questo il punto di partenza del terzo Forum di Medener
(Mediterranean Association of National Agencies for Energy
Conservation) che si è svolto oggi a Napoli nell'ambito di
EnergyMed. La conferenza internazionale, organizzata per
l'Italia da Enea, ha radunato all'ombra del Vesuvio le agenzie
di energia di 20 Paesi paesi del bacino del Mediterraneo: si è
trattato del primo appuntamento italiano dopo i Forum svolti a
Tunisi e Marsiglia.
Dai lavori è emerso che creare molta energia a basso costo,
realizzare un mercato dell'energia elettrica e gas e ottenere
efficienza energetica, sono i tre passaggi determinanti per
realizzare un'indipendenza geo-politica dell'energia europea.
"La scelta di Napoli come sede di questo incontro
internazionale, in occasione di EnergyMed, è mirata al futuro -
afferma Dario Chello, responsabile internazionale dell'agenzia
di efficienza energetica di Enea - perché può diventare la
piattaforma ideale per la crescita e sviluppo dell'unione
energetica nel Mediterraneo".
All'incontro era presente anche il vicesindaco di Napoli
Tommaso Sodano: "La realizzazione di un incontro internazionale
così importante - ha detto - nella nostra città dimostra quanto
oramai Napoli è punto di riferimento e piattaforma nel
Mediterraneo del settore. Grazie anche ad EnergyMed, giunta alla
sua ottava edizione, le associazioni, gli operatori del settore
ed i cittadini vedono un futuro ecocompatibile più vicino e
raggiungibile".
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