Svilisce la qualità dell'inclusione,
crea terreno fertile per il clientelismo, ignora i problemi
reali degli alunni con disabilità: per questi ed altri motivi il
Coordinamento nazionale insegnanti per l'inclusione (Cipi) è
nettamente contrario al decreto che affida alle famiglie la
conferma del docente di sostegno.
"Un docente non specializzato potrebbe essere preferito ad
un docente specializzato: questo influisce negativamente sulla
qualità dell'insegnamento erogato alla classe rinnegando il
primato della formazione universitaria italiana, una eccellenza
riconosciuta unanimemente nel panorama europeo", fanno notare i
componenti del Coordinamento.
Inoltre, a loro dire, "pur presentandosi come garanzia di
continuità per i docenti a tempo determinato", il provvedimento
"ignora le reali esigenze degli alunni con disabilità, in quanto
non prevede stabilizzazioni strutturali: il solo mezzo per
assicurare la continuità didattica. Il diritto allo studio degli
alunni è così leso. Limitandosi a proroghe temporanee esso
perpetua il precariato e di conseguenza il disagio dei
lavoratori che sono
impegnati a creare facilitatori davanti alle barriere che la
disabilità impone. La nostra condizione lavorativa
necessariamente impatta
sulla condizione della classe". Ad oggi sul sostegno un docente
su due è precario e ci sono oltre 120 mila cattedre in deroga
attivate con contratti che terminano il 30 giugno. "Solo con la
stabilizzazione degli organici si può garantire un sistema
scolastico stabile e non fondato sulla precarietà", fanno notare
questi docenti, per i quali inoltre il provvedimento "darebbe
vita ad una procedura che sarebbe terreno fertile per il
clientelismo nelle zone del nostro Paese con maggiori criticità
socio-economiche, compromettendo definitivamente la libertà e la
qualità d'insegnamento di ogni docente, ponendolo in una
posizione di sudditanza rispetto alle possibili ingerenze dei
genitori, rendendolo, quindi, possibilmente ricattabile e di
conseguenza non più soggetto alla pari nella alleanza educativa
scuola-famiglia, nel rispetto dei ruoli di ciascuno".
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