"Tengo molto al polo di Rieti dove
avete deciso di tenere la cerimonia di avvio del nuovo anno
accademico. Sono passati già due anni dalla inaugurazione di
questa bella realtà ma c'è già traccia di un percorso di cui
andare orgogliosi.
Un polo che dice molto anche della Sapienza, della sua volontà
di essere presente su tutto il territorio. Nel territorio sono
le nostre radici, nell'internazionalizzazione i rami di un
proficuo percorso di crescita e che crescono università come la
sapienza è un dato di cui tutti dobbiamo essere soddisfatti
anche per l'eccellente reputazione internazionale del vostro
Ateneo che ci viene ogni anno confermata dai più noti ranking
accademici mondiali. Rieti poi nasce come polo didattico dalla
collaborazione della Sapienza con l'Università della Tuscia".
Così la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria
Bernini, in un messaggio inviato per l'inaugurazione dell'anno
accademico della Sapienza, oggi a Rieti.
"La somma di due storie quindi, ma anche di luoghi di
formidabile innovazione - ha proseguito Bernini - è una sinergia
che vogliamo valorizzare, è il fare rete e sono soprattutto
opportunità in più che offriamo ai nostri studenti per rimanere
sui territori a parità di offerta formativa rispetto ad una
grande città. Anche questo è onorare il diritto allo studio.
Parità, ma anche specificità dell'offerta formativa che
rispecchi la vocazione locale. Ricordo di essere stata con voi
due anni fa per l'inaugurazione di questo polo didattico.
Ricordo quel clima, l'atteggiamento di fiducia e determinazione
che coinvolse tutti. Il ministero che mi onoro di servire, ci ha
creduto molto. Prima di tutto, ma non solo, finanziandolo con un
accordo di programma, facendo poi anche ricorso alle risorse del
Pnrr. Nel nostro percorso, nel comune pensare di questo governo,
il Pnrr non sarà una saracinesca che all'improvviso si abbassa.
In legge di bilancio abbiamo previsto che ci sia un seguito per
progetti di ricerca nati con il Pnrr, con finanziamenti che
potremmo definire 'di continuità'. Allo stesso tempo, dovremmo
pensare ad incentivare ancora di più i finanziamenti integrati,
quindi non solo pubblici. E naturalmente c'è attenzione nei
finanziamenti pubblici ai percorsi intrapresi che meritano di
essere sostenuti".
Infine, la ministra ha citato il piano Mattei "che è spazio
di progresso e di ricerca e che potrà trovare vantaggi
importanti anche dalle esperienze che facciamo sul territorio
nazionale perché l'Italia, con le sue differenze nella sua
varietà geografica, è essa stessa laboratorio di esperienze".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA