L'eventuale applicazione di dazi
sulle importazioni di automobili annunciati venerdì dal
Presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe rappresentare
un duro colpo per l'intera economia giapponese: lo scrive il
giornale Yomiuri Shimbun nella sua edizione domenicale, citando
rappresentanti dei principali produttori di auto, e fonti del
governo di Tokyo, quest'ultimo già impegnato a cercare di
convincente l'amministrazione Usa ad escludere il Giappone dalle
tariffe del 25% su acciaio e alluminio. Lo Yomiuri ricorda come
le prestazioni di molte case automobilistiche giapponesi
dipendano dalle vendite negli Stati Uniti, il secondo più grande
mercato automobilistico del mondo. Nel 2024, ad esempio, la
Toyota ha venduto circa 10,15 milioni di veicoli a livello
globale, e circa 2,33 milioni delle vetture - ovvero oltre il
20% - sono state immatricolate negli Usa, di cui circa 530.000
esportate dal Giappone. Analoga situazione per Mazda, che ha
venduto circa 420.000 auto negli Stati Uniti e più della metà,
ovvero circa 230.000, sono state esportati dal Giappone. Secondo
i dati del ministero delle Finanze, nello stesso anno il Paese
del Sol Levante ha esportato negli Stati Uniti un totale di 1,37
milioni di veicoli, per un valore di oltre 6.000 miliardi di
yen, equivalenti a 37,5 miliardi di euro. Se Trump dovesse
imporre dazi sulle auto importate dal Giappone, uno dei modi per
evitarli è aumentando la produzione negli stabilimenti
statunitensi. Una scelta non facile, dichiara una fonte interna
alla Toyota citata dal giornale, che spiega come una volta
introdotte le tariffe, non ci sarà altra scelta che aumentare i
prezzi delle auto. La scorsa settimana Honda ha riferito che se
i dazi di Washington sulle importazioni messicane e canadesi
entreranno in vigore, l'azienda perderà più di 700 miliardi di
yen (4,4 miliardi di euro), e il calo si ripercuoterebbe sui
partner commerciali, tra cui i produttori di ricambi auto. La
Mitsubishi - che non controlla impianti di produzione di auto
negli Stati Uniti, avrà invece opzioni limitate. Il governo di
Tokyo, conclude il giornale, è pronto a prendere provvedimenti
monitorando attentamente le decisioni della Casa Bianca: "Non
conosciamo quale sarà l'aliquota sui dazi e quali Paesi ne
saranno soggetti", rivela un alto funzionario del ministero
dell'Economia, "Il nostro timore maggiore è che l'industria
automobilistica possa essere presa di mira, e in quel caso
avrebbe un impatto significativo sui piani di produzione di
tutti i produttori giapponesi e l'intero indotto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA