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Giappone: dazi Usa su auto "minaccia per intera economia"

Giappone: dazi Usa su auto "minaccia per intera economia"

Timori per produttori nazionali, governo conduce trattative

TOKYO, 17 febbraio 2025, 09:32

Redazione ANSA

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L'eventuale applicazione di dazi sulle importazioni di automobili annunciati venerdì dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe rappresentare un duro colpo per l'intera economia giapponese: lo scrive il giornale Yomiuri Shimbun nella sua edizione domenicale, citando rappresentanti dei principali produttori di auto, e fonti del governo di Tokyo, quest'ultimo già impegnato a cercare di convincente l'amministrazione Usa ad escludere il Giappone dalle tariffe del 25% su acciaio e alluminio. Lo Yomiuri ricorda come le prestazioni di molte case automobilistiche giapponesi dipendano dalle vendite negli Stati Uniti, il secondo più grande mercato automobilistico del mondo. Nel 2024, ad esempio, la Toyota ha venduto circa 10,15 milioni di veicoli a livello globale, e circa 2,33 milioni delle vetture - ovvero oltre il 20% - sono state immatricolate negli Usa, di cui circa 530.000 esportate dal Giappone. Analoga situazione per Mazda, che ha venduto circa 420.000 auto negli Stati Uniti e più della metà, ovvero circa 230.000, sono state esportati dal Giappone. Secondo i dati del ministero delle Finanze, nello stesso anno il Paese del Sol Levante ha esportato negli Stati Uniti un totale di 1,37 milioni di veicoli, per un valore di oltre 6.000 miliardi di yen, equivalenti a 37,5 miliardi di euro. Se Trump dovesse imporre dazi sulle auto importate dal Giappone, uno dei modi per evitarli è aumentando la produzione negli stabilimenti statunitensi. Una scelta non facile, dichiara una fonte interna alla Toyota citata dal giornale, che spiega come una volta introdotte le tariffe, non ci sarà altra scelta che aumentare i prezzi delle auto. La scorsa settimana Honda ha riferito che se i dazi di Washington sulle importazioni messicane e canadesi entreranno in vigore, l'azienda perderà più di 700 miliardi di yen (4,4 miliardi di euro), e il calo si ripercuoterebbe sui partner commerciali, tra cui i produttori di ricambi auto. La Mitsubishi - che non controlla impianti di produzione di auto negli Stati Uniti, avrà invece opzioni limitate. Il governo di Tokyo, conclude il giornale, è pronto a prendere provvedimenti monitorando attentamente le decisioni della Casa Bianca: "Non conosciamo quale sarà l'aliquota sui dazi e quali Paesi ne saranno soggetti", rivela un alto funzionario del ministero dell'Economia, "Il nostro timore maggiore è che l'industria automobilistica possa essere presa di mira, e in quel caso avrebbe un impatto significativo sui piani di produzione di tutti i produttori giapponesi e l'intero indotto".
   

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