Da Francesco Bagnaia a Jannik Sinner,
da Gian Marco Tamberi a Federica Brignone, i volti vincenti
dell'Italia si moltiplicano, ma da troppo tempo il Bel Paese
sportivo è sottorappresentato nel mondo della Formula 1.
L'arrivo di Andrea Kimi Antonelli almeno colma un buco di
diversi anni quanto a presenze di piloti tricolori sulla griglia
del mondiale delle monoposto. Il suo predecessore è Antonio
Giovinazzi, che ha disputato le ultime gare nel 2021 ottenendo
anche qualche punto, poi c'è stato il vuoto e ora la speranza è
di vedere il 18enne pilota della Mercedes, che sarà 84/o
italiano a correre nel circus, salire anche sul podio. "E' il
momento che sognavo, è la settimana delle gare di Melbourne" ha
scritto il giovanissimo pilota in vista del gran debutto in
Australia. Lui che non nasconde le ambizioni di ridare
all'Italia il successo: 'Sogno di riportare il tricolore sul
gradino più alto del podio" ha detto in una lunga intervista a
Sky, in cui ha rivelato l'ammirazione-amicizia con Valentino
Rossi e raccontato la chiamata di Toto Wolff tra i big. "Ero con
i miei, non ci volevo credere - ha detto - e ancora non mi rendo
conto di essere un pilota di formula 1, lo capirò passeggiando a
Melbourne nel paddock".
Se la Ferrari, simbolo dell'Italia in Formula 1, insegue un
titolo piloti dal 2007 e un mondiale costruttori dal 2008, è dal
2009 che un italiano non sale sul podio, Jarno Trulli secondo
nel Gp del Giappone, e non conquista una pole position,
Giancarlo Fisichella in Belgio, mentre l'ultima vittoria risale
al 2006, quando lo stesso Fisichella vinse il Gp della Malesia.
Se poi si guarda al titolo piloti, l'ultimo laureato fu Alberto
Ascari, nel 1953.
A prendere il testimone è ora Antonelli, il terzo pilota più
giovane ad aver mai guidato una monoposto di Formula 1, dopo
Lance Stroll e Max Verstappen, e solo a gennaio ha ottenuto la
patente per guidare in strada, nonostante anni di esperienza e
vittorie sulle piste. La Mercedes lo segue da quando aveva 11
anni e il suo talento ha convinto Toto Wolff a puntare tutto su
di lui per affiancarlo all'ottimo George Russell dopo l'addio
di Lewis Hamilton passato in rosso Ferrari. Se quello del boss
della stella a tre punte sarà stato un azzardo lo dirà solo la
pista: già a partire dal gp che inaugura la stagione, quello di
Melbourne domenica prossima.
Antonelli è conscio di avere davanti una montagna da scalare,
ma ha le qualità e la voglia per farcela: "Sarà una bellissima
stagione, sicuramente avrò tanto da imparare - ha detto in una
delle sue prime uscite stagionali - e ci saranno delle
difficoltà ma non ci tireremo indietro. Attaccheremo sempre,
cercando di fare il migliore lavoro possibile". L'ansia di
dimostrarsi subito all'altezza gli ha giocato un brutto scherzo
l'anno scorso a Monza, quando durante una sessione di prove del
Gp d'Italia fece schiantare la sua Mercedes sul muro della
parabolica. "Ci saranno momenti in cui ci strapperemo i capelli
per gli errori e altri invece brillanti, dove emergerà il suo
talento - ha commentato di recente Wolff, consapevole che ci
saranno alti e bassi -. Ma la cosa principale è che cresca,
perché il 2026 sarà molto importante per noi e vogliamo averlo
pronto".
Antonelli è figlio d'arte, il padre Marco è un pilota e team
manager di una squadra impegnata nel mondo Gt e fin da subito
l'ha sostenuto nel coltivare la comune passione. Di certo sarà a
Melbourne, con la mamma, Veronica, e la sorella di Kimi, per
assistere al suo debutto.
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