Chi immaginerebbe che l'abitacolo che si scopre salendo a bordo della nuova Renault Mégane E-Tech Electric, quello in cui siedono comodamente il guidatore e i passeggeri, è - di fatto - una enorme sala riunioni in cui sono presenti i colossi dell'innovazione, dei software e del mondo digitale, come Google, Qualcomm e LG Electronics.
Per la nuova 'elettrica' della Losanga i progettisti non hanno infatti badato a scegliere il meglio, chiedendo ai leader dei diversi settori il loro contributo. Naturalmente la loro presenta è solo 'virtuale' e si scopre (e apprezza) quando si utilizzano i diversi menù dell'infotainment di bordo o si entra nelle specifiche applicazioni.
Renault, ad esempio, fa affidamento su Google per arricchire l'interfaccia software dei nuovi display, raggiungendo un livello che si è raramente visto prima in termini di dimensionamento hardware e reattività dello schermo.
Altra eccellenza che contribuisce a fare di Renault Mégane E-Tech Electric una vettura unica nel panorama dei generalisti è quella dell'OEM americano Qualcomm che fornisce a Renault la piattaforma Snapdragon Automotive Cockpit di terza generazione.
In questo caso il processore garantisce altissime prestazioni e anticipa gli sviluppi delle applicazioni future nelle automobili 'software oriented'. Il risultato si vede, perché la fluidità dello schermo è sette volte superiore rispetto a quella della generazione precedente.
Grazie ad un accordo siglato nello scorso gennaio, Renault si avvarrà di Snapdragon Digital Chassis di Qualcomm per dotare i suoi modelli di prossima generazione con le ultime soluzioni connesse e smart. Qualcomm apporta così la sua esperienza a livello di connettività, cockpit e visualizzazione, ma anche di piattaforma di servizi e dispositivi di assistenza alla guida, compresa la guida autonoma.
Ma con una simile dotazione di schermi, potenza di calcolo e complessità del sistema, per Mégane E-Tech Electric ci voleva anche una 'intelligenza' in grado di far funzionare l'interfaccia uomo-macchina (HMI) secondo i parametri desiderati. Per farlo Renault si è affidata alla multinazionale sudcoreana LG Electronics che ha sviluppato la piattaforma software che consente di abbinare la visione combinata dei due schermi del veicolo. Per mettere a punto uno degli elementi centrali nell'elevato livello della qualità della vita a bordo - il display centrale - e integrarlo con tutte le le funzioni di infotainmente e di interazione con i comandi secondari, Renault si è invece avvalsa della grande esperienza maturata in questo specifico ambito già dal 2014, quando - con un azzardo dal punto di vista stilistico - si è scelta la disposizione verticale del più grande display mai progettato in azienda.
"È una scelta di cui ci siamo assunti la responsabilità - ha spiegato Marc Pinel, experience vision chief design del Gruppo Renault - Lo avevamo già fatto prima, con Espace e Clio, e abbiamo continuato con Nuova Mégane E-Tech Electric. Perché siamo convinti che sia la miglior soluzione dal punto di vista della leggibilità, soprattutto per l'assistenza alla guida e tutto ciò che riguarda il sistema di navigazione. Quando si naviga, occorre sapere cosa sta succedendo davanti e non di lato. Allo stesso modo, se si consultano playlist lunghissime usando software come Spotify o Deezer, lo schermo verticale permette di accedere a più elementi contemporaneamente".
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