C’erano vulcani attivi sul lato nascosto della Luna fino a 2,8 miliardi di anni fa: lo indicano i primi campioni prelevati dalla faccia nascosta del nostro satellite dalla missione cinese Chang’e-6 arrivata sulla superficie lunare il 2 giugno 2024.
Lo studio dei frammenti portati sulla Terra il 25 giugno è pubblicato in due articoli sulle riviste Nature e Science dall’Accademia Cinese delle Scienze. La ricerca indica che uno dei campioni è molto più antico rispetto agli altri e risale a 4,2 miliardi di anni fa: ciò indica che l’attività vulcanica in quest’area è proseguita per almeno 1,4 miliardi di anni.
“I campioni riportati da Chang’e-6 – dice Yi-Gang Xu, che ha coordinato lo studio pubblicato su Science – forniscono la migliore opportunità per indagare la dicotomia tra le due facce lunari”. L’asimmetria tra il lato visibile e quello nascosto della Luna, che comprende differenze nella distribuzione del basalto, nella topografia, nello spessore della crosta e nella concentrazione di alcuni elementi, è stata a lungo un mistero: i campioni prelevati dalla sonda cinese rappresentano dunque un’occasione unica per esplorare le caratteristiche dell’attività vulcanica, che sembra sia stata più diffusa sul lato rivolto verso la Terra.
La ricerca pubblicata su Nature e coordinata da Xian-Hua Li ha analizzato e datato 108 frammenti di basalto, una roccia di origine vulcanica: 107 di questi hanno circa intorno 2,8 miliardi di anni fa, mentre il frammento rimanente è stato prodotto ben 4,2 miliardi di anni fa: ciò lo rende il più antico campione di basalto lunare datato con precisione mai arrivato sulla Terra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA