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Astronomi, satelliti come Starlink minacciano le osservazioni

Astronomi, satelliti come Starlink minacciano le osservazioni

Appello su Nature, servono soluzioni condivise con le aziende

20 marzo 2025, 07:29

di Leonardo De Cosmo

ANSACheck
La scia di un satellite disturba l 'osservazione di due galassie (fonte; NASA, ESA, STScI) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La scia di un satellite disturba l 'osservazione di due galassie (fonte; NASA, ESA, STScI) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli astronomi lanciano un nuovo appello contro il proliferare delle gigantesche costellazioni di satelliti per le comunicazioni, come Starlink, che minacciano le osservazioni con disturbi continui. Dal sito della rivista Nature esprimono inoltre una grande preoccupazione in vista del funzionamento del tanto atteso osservatorio Vera Rubin, la cui attività potrebbe essere compromessa dalle scie impresse sulle foto astronomiche dai satelliti, veri e propri photobombing.
Si stima che potrebbe essere rovinato circa il 10% delle immagini per questo, dicono gli astronomi, diventa sempre più urgente trovare soluzioni condivise con le aziende che gestiscono i satelliti.

Gli esperti rilevano che in appena 10 anni il numero di satelliti in orbita è decuplicato, tanto che oggi abbiamo circa 11mila satelliti operativi e si stima che questo numero crescerà ancora tantissimo. Per la maggior parte si tratta di nuove costellazioni per le comunicazioni e circa 8mila sono solamente i satelliti di Starlink. I loro passaggi possono rovinare le osservazioni, disturbare i segnali ricevuti dai radiotelescopi e persino ingannare i ricercatori come è accaduto nel 2017, quando il riflesso della luce solare su un detrito spaziale venne scambiato per un lampo di raggi gamma. Il grande numero di lanci sta inoltre inquinando e alterando gli strati più alti dell'atmosfera.

Occorre dunque trovare dei compromessi e finalmente ora si registra "un crescente interesse nel collaborare e trovare soluzioni insieme", ha detto a Nature Giuliana Rotola, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Una soluzione arriva da strumenti come SatChecker, messo a punto dall'Unione Astronomica Internazionale, capace di tenere traccia del passaggio dei satelliti così da facilitare la programmazione delle osservazioni scientifiche.
Ma si tratta di un progetto su base volontaria e per questo il mondo della ricerca chiede una maggiore partecipazione delle aziende perchè forniscano dati più aggiornati. Si chiede inoltre di proseguire negli sforzi, fatti finora solo da alcuni operatori, di progettare i satelliti in modo da ridurre interferenze e disturbi.

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