Dopo settimane di relativa calma, il Sole è di nuovo irrequieto: alle 10:25 ora italiana ha prodotto il più forte brillamento solare registrato nel 2025, un evento di classe X (la più potente delle cinque in cui vengono classificati questi fenomeni) che è stato generato dalla nuova macchia solare AR4087 e che ha innescato blackout radio nelle zone del Pianeta rivolte al Sole, ovvero in Europa, Asia e Medio Oriente. Lo rende noto il Centro di previsione del meteo spaziale dell'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (Noaa).
I brillamenti solari sono esplosioni classificate in base all'intensità in cinque classi (A, B, C, M e X), ciascuna delle quali comporta un aumento di energia di dieci volte. Il brillamento è stato classificato come X2.7, posizionandosi al limite inferiore della classe di brillamenti solari più potenti.
L'evento ha provocato l'emissione di un'ondata di raggi X e radiazioni ultraviolette estreme che si sono riversate verso la Terra alla velocità della luce, ionizzando rapidamente l'atmosfera superiore. Questo improvviso cambiamento ha interrotto i segnali radio ad alta frequenza, causando blackout delle comunicazioni per alcuni operatori radio nelle regioni colpite.
Potrebbe esserci stata anche un'espulsione di massa coronale (Cme) associata, ma si attendono conferme. Le Cme possono innescare tempeste geomagnetiche e aurore intense se entrano in collisione con il campo magnetico terrestre, ma per il momento, considerato che la macchia AR4087 è ancora vicina al bordo del Sole, il nostro Pianeta sembra essere ancora fuori dalla linea di fuoco. La situazione però potrebbe cambiare nei prossimi giorni, dato che AR4087 sta ruotando verso la Terra e si è già dimostrata particolarmente attiva. Nel pomeriggio del 13 maggio, ad esempio, ha prodotto un evento di classe M5.3.
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