Appassionati di vino, di storia e di
arte nonché archeologi si incontrano nel cuore di Roma nella
spettacolare sala della Biblioteca Casanatense che fino a metà
maggio ospita la mostra bibliografica "La vite e il vino",
curata da Paolo Francesco Magnanti e Giulia Venti e aperta al
pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 16. Preziosi
manoscritti della collezione storica, editti dello Stato
Pontificio, reperti etrusci e corredi funerari oltre a una serie
di calchi a tema Bacco. illustrano la prurisecolare storia del
vino al fianco dell'uomo in questa esposizione ad ingresso
libero. Una serie di degustazioni di vino, ideate da Claudio
Latagliata e guidate dai produttori stessi in collaborazione con
Assosommelier, l'ultima delle quali con la cantina pugliese
Cantele e l'azienda agricola toscana Castello del Terriccio,
"hanno dato la possibilità - come sottolineato dalla direttrice
Cristiana Aresti - di render interattivo questo percorso
espositivo, dando contezza di quanta cultura c'è dietro un
calice di vino, una cultura che parte dall'età classica fino ai
giorni nostri".
Una prima sezione, spiega il curatore Paolo Francesco
Magnanti, "illustra le tecniche della viticoltura dall'età
classica fino al '700, dunque al grande periodo dell'Innovazione
di cui la Francia si è fatta apripista. L'altra sezione esplora
il ruolo del vino nella società e nella simbologia delle varie
tradizioni, anche religiose perché il vino è un elemento così
trasversale da catturare qualsiasi aspetto, anche del Sacro sia
nel cristianesimo che nelle tradizioni pagane".
Aldilà della mostra temporanea la Biblioteca Casanatense, a
pochi passi dal Pantheon, annovera manoscritti, antichi libri a
stampa, pergamene, incisioni, reperti archeologici e calchi di
gemme antiche perché la biblioteca nel Settecento è un vero e
proprio contenitore del sapere enciclopedico a tutto tondo con
un patrimonio di 400mila volumi". Una collezione che parte nel
1701 con la donazione fatta dal Cardinale Girolamo Casanate che
donò ai padri domenicani di Santa Maria sopra la Minerva la sua
libraria personale consistente in 25.000 volumi. Poi i padri
domenicani beneficiari delle eredità testamentarie del Cardinale
Casanate cominciarono sia la costruzione della biblioteca e sia
l'incremento bibliografico che poi per durerà per altri due
secoli fino al 1883 quando la biblioteca passò al neonato, Regno
d'Italia. Di assoluto pregio una sorta di enciclopedia medica
realizzata presso la Corte dei Visconti di Milano e donata da
Luca Gian Galeazzo Visconti che illustra animali, piante e
minerali, descrivendone le proprietà terapeutiche che possono
apportare benefici all'uomo. Oltre a una carta che mostra le
varie unità di misura del vino in uso dei luoghi di convivio e
negli scambi commerciali nella società medievale.
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