Un messaggio dalla Sardegna fino a
Bruxelles: "Difendere il cibo naturale significa difendere il
futuro delle imprese agricole, il benessere dei consumatori e
l'identità del nostro territorio". Una folta delegazione
dall'Isola ha raggiunto Parma per unirsi alla grande
mobilitazione di Coldiretti in difesa del cibo naturale e della
sicurezza alimentare. Da tutte le province, agricoltori,
allevatori, sindaci rappresentanti di Coldiretti Sardegna non
sono mancati all'appuntamento per portare la voce di un
territorio che vive di produzioni autentiche e di qualità.
"In Sardegna produciamo eccellenze uniche al mondo, frutto
della nostra storia e delle nostre tradizioni. Non possiamo
accettare che il nostro modello agricolo venga messo in pericolo
da cibi artificiali senza adeguati studi clinici sulla loro
sicurezza" ha dichiarato Battista Cualbu, presidente di
Coldiretti Sardegna.
"In piazza oggi c'è un intero mondo agricolo che non chiede
favori, ma rispetto e tutele per un settore strategico. La
Sardegna è presente a Parma perché sappiamo quanto la nostra
agricoltura sia già messa a dura prova da burocrazia, crisi di
mercato e cambiamenti climatici. Non possiamo permettere che si
aggiungano altri problemi", ha aggiunto Luca Saba, direttore di
Coldiretti Sardegna.
Tra i cartelli esposti dai manifestanti "Cibo dalle campagne,
non dai laboratori" e "I cittadini europei non sono cavie".
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