Celebrare i professionisti
dell'industria olearia, altamente specializzati e spesso
sconosciuti al grande pubblico, vero patrimonio di creatività e
genio italiano rappresentato dal Made in Italy. E' alle
competenze e alla passione di queste figure, infatti, che si
deve il successo dell'olio extra vergine d'oliva in Italia e nel
mondo. A lanciare l'idea di un riconoscimento 'morale' di questi
professionisti è Assitol, Associazione italiana dell'industria
olearia al convegno presso il ministero delle Imprese e del Made
in Italy, nell'ambito delle iniziative per la Giornata nazionale
del Made in Italy del 15 aprile.
Sono tre le figure speciali sulle quali l'Associazione ha
acceso i riflettori: lo specialista della materia prima, il
maestro del blend, l'esperto dei nuovi mercati. "Abbiamo voluto
dare un volto e una voce ai professionisti dell'industria
olearia - ha detto la presidente del Gruppo olio d'oliva di
Assitol, Anna Cane - ognuno ha la sua storia unica nel suo
genere, un patrimonio di competenze fondamentali che rischia di
disperdersi".
Da qui la richiesta di Assitol di inserire l'olio d'oliva
nei programmi della scuola degli istituti tecnici e del liceo
del Made in Italy. "Al ministro Urso e alle istituzioni - ha
detto Cane - chiediamo di riconoscere e valorizzare, attraverso
azioni specifiche, queste straordinarie professionalità e a
tale scopo, siamo disponibili a collaborare con tutti per
sostenere progetti formativi in grado di orientare e formare i
futuri professionisti dell'industria olearia". Andrea
Pontarelli, preside dell'Istituto agrario Giuseppe Garibaldi di
Roma, il più antico d'Italia, ha ribadito l'importanza di
percorsi scolastici professionalizzanti, in accordo con le
tendenze del mercato, dove agricoltura di precisione, tecniche
d'assaggio, droni e marketing fanno parte, a pieno titolo, della
cassetta degli attrezzi 'del perito agrario'.
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