Si allunga l'elenco dei prodotti
Pat, i prodotti agroalimentari tradizionali. La Sardegna si
arricchisce di cinque nuove voci, per un totale di 275.
Entrano in lista tre specialità dal Barigadu: Sa cassola e
ortau di pecora di Neoneli e i ravioli di Ardauli, sos
culurzones de Ardaule cun patata e nebidedda.
Sono diventati Pat anche due prelibatezze del Nuorese: Su
popassinu nieddu di Orgosolo, "squisita variante del classico
dolce di Ognissanti caratterizzato da un impasto arricchito da
un estratto di miele cotto, ovvero s'abbathu e frutta secca in
abbondanza, frutto di una lunga lavorazione della durata di 12
ore", come spiega l'assessora Anna Salis, che ha seguito tutte
le fasi dell'iter, la ricerca storica e raccolta di preziose
testimonianze.
Il quinto Pat è il morbido e gustoso pane di patate adagiato
su una foglia di cavolo (cohone cun foza) di Gavoi. "È l' 11/o
prodotto Pat di Gavoi - sottolinea il sindaco Salvatore Lai -una
tipologia di pane che stiamo promuovendo anche nella
ristorazione assieme agli altri Pat".
Neoneli si distingue con due prodotti entrati in elenco.
"Neoneli è un centro che da tempo ha fatto della valorizzazione
enogastronomica un suo punto di forza anche attraverso un
evento di rilievo, Wine fregula e cassola", mette in rilievo il
sindaco Salvatore Cao. Il riconoscimento. delle due specialità
legate alla vocazione agropastorale del paese è il frutto di un
lungo processo di ricerca voluto dal primo cittadino.
La ricerca è stata svolta dall'antropologa culturale
Alessandra Guigoni, con la collaborazione della comunità di
Neoneli e il supporto tecnico dell'agenzia Laore. "L'ortau di
pecora è un piatto identitario tradizionalmente preparato
durante la festa di San Pietro, Sant'Antioco e quella
dell'Angelo, che si celebra ai primi di agosto", sottolinea il
primo cittadino.
Il termine "Ortau" si riferisce a una particolare
preparazione a base di carne di pecora, in cui l'intestino retto
dell'animale funge da contenitore per un ripieno ricco di
frattaglie. La tradizione di Neoneli, unica nel suo genere,
prevede l'utilizzo esclusivo della carne di pecora. "Anche sa
cassola, spezzatino di carne di pecora cucinato con pomodoro,
aglio, cipolla, basilico e prezzemolo, affonda le radici nella
tradizione gastronomica del paese e veniva consumato soprattutto
durante le feste religiose e le celebrazioni comunitarie, come
testimoniano alcuni documenti dell'800 - spiega Alessandra
Guigoni - le origini di questa preparazione risalgono al periodo
tardo medievale, ma è solo nel '700, con l'introduzione del
pomodoro, che la ricetta ha acquisito la forma che conosciamo
oggi".
Da Neoneli ad Ardauli è grande la soddisfazione per tutta la
comunità. "Dobbiamo dire grazie a Gian Paolo Cossu, ideatore e
coordinatore di questa iniziativa - spiega la sindaca Tina Fadda
- è stato lui a propormi di presentare la pratica per il Pat -
nato e vissuto in Francia dove insegna alla Sorbonne di Parigi,
figlio di ardaulesi, è rimasto molto legato al paese delle sue
origini". Patate, pecorino, nebidedda, ovvero un'erba
spontanea, il nuovo prodotto Pat viene celebrato ogni anno con
una sagra a fine agosto.
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