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I Carnevali meno conosciuti d'Italia

I Carnevali meno conosciuti d'Italia

Da Nord a Sud, le feste legate a riti e a tradizioni popolari

ETROUBLES, 15 febbraio 2025, 14:39

Redazione ANSA

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(di Ida Bini) Le maschere di Venezia, i carri allegorici di Viareggio, le arance di Ivrea, i cavalieri mascherati sardi e le sfilate di Fano e Putignano appartengono alle classiche feste carnevalesche che impazzano in queste settimane nel nostro Paese. Ma esistono, ovunque in Italia, tantissime celebrazioni altrettanto belle e sorprendenti che pochi conoscono e che appartengono al patrimonio folcoristico locale. Ecco una selezione di feste di Carnevale insolite, legate al territorio.
    Gli abitanti della valle del Gran San Bernardo organizzano a Etroubles il Carnevale della Coumba-Freide (quest'anno il 27 e il 28 febbraio) con maschere originali - landzette - che rievocano il passaggio dei soldati al seguito di Napoleone nel maggio del 1800. I costumi colorati e i cappelli, che ricordano le uniformi napoleoniche, sono confezionati a mano, adorni di perline e paillette che, riflettendo la luce, allontanano le forze maligne. Il volto è coperto da una maschera di legno, in mano tengono una coda di cavallo e in vita hanno una cintura con un campanello, tutti strumenti simbolici per scacciare gli spiriti avversi.
    A Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, Lo Camentran è il Carnevale che, quest'anno dall'1 all'8 marzo, celebra l'arrivo della Quaresima con colori, suoni e sapori. Maschere storiche, come il Vioù e la Viéille, salutano con il suono dei campanacci, mentre il profumo della zuppa di fontina, salsicce e pane nero invita tutti a fermarsi e assaporare la cucina locale. La maschera Lé Beuffon percorre le frazioni di Courmayeur tra balli, suoni e colori che culminano con la festa in piazza Abbé Henry.
    Il 4 marzo a Vho, frazione di Tortona, si svolge un Carnevale davvero insolito dove protagonisti sono i burattini storici dell'atelier Sarina di Tortona in una festa che risale al Settecento. Le sagome dei più iconici burattini dell'atelier vengono riprodotte lungo le strade del borgo, in un percorso in cui si trovano laboratori aperti anche ai più piccoli che possono scoprire e imparare i segreti del teatro di animazione.
    Il Carnevale di Madonna di Campiglio, dal 2 al 7 marzo, è una fiaba ambientata ai tempi della Corte Asburgica e della principessa Sissi; carrozze, dame e ussari a cavallo, ufficiali in alta uniforme e i dolci della pasticceria viennese sono i protagonisti di questa tradizione. Culmine della festa è il ballo in maschera nel salone Hofer del Grand Hotel Des Alpes, in ricordo dei soggiorni della principessa Sissi nella località trentina.
    A Sauris, in provincia di Udine, il primo marzo si celebra la notte delle lanterne, quando un lungo corteo di maschere in legno attraversa le strade del borgo dolomitico e, al lume delle lanterne, si inoltra nel bosco ricoperto di neve, accompagnato da musica e vin brulé. Protagoniste del corteo sono le maschere di Rölar, il diavolo con la faccia annerita dalla fuliggine e con sonagli legati attorno alla vita, e di Kheirar che con una scopa spazza l'inverno e annuncia l'arrivo della buona stagione.
    Risale al tardo Medioevo la festa carnevalesca di Verona, il 'Bacanal del gnoco': dal 27 febbraio la tradizione coinvolge tutti con balli in maschera, sfilate di carri allegorici, la 'gran gnoccolada' e la cavalcata di Tomaso Da Vico, ideatore del rito, in sella a un asino. La leggenda racconta che nel 1531 dopo una terribile carestia il medico Tommaso Da Vico lasciò nel suo testamento l'obbligo di distribuire viveri alla popolazione del quartiere di San Zeno.
    Dal 28 febbraio al 2 marzo il centro storico di Ferrara ospita il Carnevale degli Este, tra feste da ballo, tornei cavallereschi e banchetti. Lo spirito delle celebrazioni, dedicate quest'anno a Pietro Bembo per ricordare i 500 anni della pubblicazione delle sue 'Prose della volgar lingua', ripropone i fasti rinascimentali della corte di dame, cavalieri e giullari all'epoca della famiglia d'Este che trasformò Ferrara in un centro di grande prestigio artistico e culturale. Durante il Carnevale si aprono i palazzi storici, le sale del castello e del municipio per partecipare a balli in maschera, rappresentazioni teatrali e concerti.
    La musica è protagonista del Carnevale di Palma Campania, dal 22 febbraio al 4 marzo, con l'esibizione e la sfida di gruppi folcloristici secondo un'antica tradizione partenopea. Due bande gareggiano proponendo una canzone originale del repertorio popolare, rigorosamente in dialetto. La competizione è accompagnata dalla sfilata delle maschere, dalla marcia delle quadriglie e dal corteo di martedì grasso, quando le due squadre suonano e sfilano in costume per le vie del centro storico.
    Il borgo medievale di Satriano di Lucania, in provincia di Potenza, celebra antichi riti del bosco: il suo Carnevale è infatti soprannominato la 'foresta che cammina' dove, secondo un'antica tradizione, gli uomini - i rumita - si travestono da alberi e sfilano per le strade, quest'anno l'1 e 2 marzo.
    Bussano alle porte delle abitazioni con il fruscio, un bastone che ha in cima un ramo di pungitopo, e ricevono doni di buon auspicio. Partecipano alla manifestazione anche carri allegorici tra musica, spettacoli teatrali e la Zita, tradizione popolare in cui gli uomini si vestono da donne e viceversa in uno scambio di ruoli. In provincia di Matera, il borgo di Aliano festeggia invece con le maschere cornute che rievocano creature demoniache e goffe, il cui carattere minaccioso è mitigato dai colorati cappelli e dal suono delle fisarmoniche.
   

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