Dalle prime carte dei tarocchi
realizzate a Bologna a quelle dipinte da Renato Guttuso: è una
collezione unica nel suo genere quella che i visitatori possono
ammirare nel Museo Internazionale dei Tarocchi, fondato da
Morena Poltronieri ed Ernesto Fazioli a Riola di Vergato,
nell'Appennino bolognese. Il Museo, chiuso per il periodo
invernale, ha riaperto le porte oggi, solo su prenotazione e per
gruppi di massimo 10 persone. La peculiarità del luogo sono le
dimensioni, non immense a livello di struttura, ma enorme nella
proposta di carte di ogni epoca e nazionalità. La sede è un
grande edificio storico in pietra del XVI secolo, restaurato al
fine di diventare il primo centro nel mondo a occuparsi di
Tarocchi come espressione dell'arte contemporanea.
All'interno sono ospitate opere originali di grandi artisti
che hanno affrontato il tema dei Tarocchi, come Renato Guttuso,
Franco Gentilini, Enrico Baj, Hermann Haindl, Osvaldo Menegazzi,
Arnell Ando, Renato Meneghetti, Andrea Picini, Jacob Kunstmann,
Ute Ogelferr, Cathia Plate, Will Parfitt, Rachel Pollack, Robert
Place. Ci sono anche collezioni di mazzi provenienti da tutto il
mondo (indiani del XVII secolo, africani in legno, storici e
contemporanei dai diversi continenti). Al Museo si trovano
collage, sculture, pitture, grafiche, foto, video, testimonianze
di performance estemporanee e musica. Non mancano i libri
antichi e le pubblicazioni editoriali a cura della casa editrice
Mutus Liber-Hermatena: un ricco catalogo di libri tematici e di
mazzi di Tarocchi d'Artista, a tiratura limitata. Per
informazioni e prenotazioni telefonare al 3349975005 oppure
scrivere una mail a [email protected].
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