L'arte del mosaico torna
protagonista nell'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna: per il secondo anno consecutivo la Biennale di
mosaico contemporaneo di Ravenna torna a Bologna, negli spazi
espositivi di viale Aldo Moro, con le mostre "La memoria o il
desiderio del tempo" di Paolo Racagni e "Musica da camera, 30
mosaici di piccolo formato", a cura di Sandro Malossini. Le due
mostre saranno inaugurate giovedì 2 novembre, alle 11.45, da
Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa, e da
Roberto Cantagalli, direttore del Museo d'arte Città di Ravenna
(Mar), e saranno visitabili fino al 22 novembre, dal lunedì al
venerdì, dalle 9 alle 18.
"Per la seconda volta - sottolinea Petitti - la nostra
istituzione partecipa a questo importante evento pensato per
valorizzare una forma espressiva come il mosaico che nel tempo
ha subito trasformazioni tecniche e linguistiche tanto da
diventare sempre più arte e sempre meno artigianato. La sede
dell'Assemblea, nel proprio patrimonio, possiede già alcuni
mosaici esposti in maniera permanente ai quali oggi si
affiancano queste nuove opere, offrendo ai visitatori
un'ulteriore occasione di arricchimento culturale". Per
l'assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia,
"Ravenna è città del mosaico non solo per lo straordinario
patrimonio che la storia le ha consegnato, ma anche e
soprattutto per come, nel corso del '900, ha saputo rilanciare e
reinterpretare il mosaico nella contemporaneità e in dialogo con
le migliori espressioni artistiche".
Le opere di Paolo Racagni sono composizioni strutturate in
mappe, in fogli cromatici appesi a muri cadenti, anonimi. Le
lamiere, le pietre, le tessere, la materia pittorica, tutto
concorre a creare una mappa fatta di territori dai confini che
spingono gli uni sugli altri. "Musica da camera, 33 mosaici di
piccolo formato" è il titolo della mostra che nel 1990 venne
allestita nella pinacoteca comunale Loggetta Lombardesca e che
oggi è in parte riproposta, con il nuovo titolo "Musica da
camera, 30 mosaici di piccolo formato": trenta mosaici, tutti
30x30 centimetri, che rappresentano gli anni Ottanta.
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