PARMA, 19 MAR - Corteo nazionale organizzato da Coldiretti a Parma, con incontro all'Efsa. Secondo una prima stima fornita dagli organizzatori i partecipanti sono circa 20mila, giunti da tutta Italia a bordo di pullman. La manifestazione ha attraversato il centro della città emiliana con 10mila bandiere gialle dell'organizzazione e quelle dell'Unione europea, unite dallo slogan "Facciamo luce". "Non è una protesta contro l'Efsa, ma una richiesta di maggiore trasparenza e attenzione scientifica nella valutazione dei cibi cellulari", ovvero i cibi sintetici creati in laboratorio, puntualizza Coldiretti. Per l'associazione questi cibi "non possono essere trattati come semplici nuovi alimenti, ma devono seguire lo stesso iter dei farmaci". Hanno partecipato il presidente Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo.
"La richiesta di 'fare luce' avanzata da Coldiretti è in linea con l'obiettivo di Efsa. Nella valutazione della sicurezza per il consumo umano di nuovi alimenti, anche per le richieste presentate prima del primo febbraio 2025, la normativa Ue impone a Efsa di applicare sempre i più alti standard di valutazione scientifica. I componenti dei panel incaricati utilizzeranno condizioni e requisiti aggiornati in base alle più recenti esperienze di valutazione, come previsto nelle nuove linee guida oggi in vigore". Lo dichiara l'Efsa, in una nota firmata da Alberto Spagnolli, senior policy coordinator di Efsa. In sede un incontro con la delegazione Coldiretti, cui ha partecipato in video collegamento il direttore di Efsa Bernhard Url.
Soddisfazione da parte di Coldiretti per l'impegno dell'Efsa nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. Elemento, spiegano il presidente e il segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo dopo essere stati ricevuti dai vertici dell'Efsa, che "conferma l'importanza della massima prudenza e trasparenza nell'introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana". "Abbiamo avuto un confronto aperto e costruttivo con i vertici dell'Efsa - sottolineano - Abbiamo apprezzato la grande disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e a chiarire le procedure di valutazione che l'Autorità applica per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. È un importante successo per i 20mila agricoltori che sono arrivati qui a Parma".
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