Otto anni di reclusione. È la
condanna inflitta in abbreviato a un infermiere 34enne a suo
tempo dipendente di una clinica convenzionata di Riolo Terme,
nel Ravennate, accusato di avere sessualmente abusato tra il
novembre 2022 e il gennaio 2023 di quattro pazienti fragili,
poco più che ventenni. Per l'infermiere - come riportato da
Corriere di Romagna e Resto del Carlino - è stata decisa pure
l'interdizione perpetua dai pubblici uffici oltre che la
sospensione dall'esercizio di professioni infermieristiche per
tre anni.
Il collegio di appartenenza professionale dell'imputato -
quello di Bologna - ha già aperto un fascicolo disciplinare. Due
delle ragazze così come il gruppo societario di cui fa parte la
clinica, specializzata in problematiche psicologiche e
psichiatriche, si erano costituite parte civile. Alla prima
(avvocato Maddalena Introna) il Gup Janos Barlotti ha assegnato
una provvisionale di 17mila euro. L'altra a suo tempo aveva
ritirato la costituzione dopo un accordo risarcitorio. Le
indagini dei carabinieri della locale Compagnia coordinate dal
Pm Stefano Stargiotti, erano scattate dal racconto di una
giovane e avevano collocato gli abusi soprattutto durante i
turni di notte.
Il 31enne - difeso dall'avvocato Rita Nanetti - era finito
inizialmente in custodia cautelare in carcere; aveva poi
ottenuto dal Riesame i domiciliari in ragione dell'inizio di un
percorso terapeutico già intapreso e dalle dimissioni spontanee
dalla struttura - la quale aveva comunque provveduto a
sospenderlo subito - per infine andare a lavorare in uno
specifico settore privato con limitato contatto con il pubblico.
La perizia sul suo stato, ha in estrema sintesi fatto emergere
tratti di immaturità psico-affettiva confermando però la sua
capacità di intendere e volere.
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