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1 Maggio: Bologna in piazza per sicurezza e salari equi

1 Maggio: Bologna in piazza per sicurezza e salari equi

Mamma di vittima sul lavoro, 'mattanza quotidiana deve cessare'

BOLOGNA, 01 maggio 2025, 16:17

Redazione ANSA

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In Piazza Maggiore, 'Uniti per un lavoro sicuro'. Con questo slogan Cgil, Cisl e Uil hanno celebrato nel cuore di Bologna, il Primo Maggio, sospesi tra la riflessione e la necessità di far sentire forte la propria voce di fronte alla lunga scia di 'morti bianche' e ad un 'lavoro povero' che rende difficile affrontare la quotidianità. Sul palco, i segretari bolognesi dei tre sindacati, Michele Bulgarelli per la Cgil, Enrico Bassani per la Cisl e Marcello Borghetti per la Uil, oltre al sindaco di Bologna, Matteo Lepore e Monica Michielin, mamma di Mattia Battistetti, morto a 23 anni il 29 aprile 2021 in un cantiere di Montebelluna. Una testimonianza toccante, la sua, come quella, in audio, di Paola Pauwlikowicz, compagna di Lorenzo Cubello, morto nell'esplosione alla Toyota Material Handling Italia di Borgo Panigale.
    "Oggi - ha osservato Bulgarelli - è un giorno di riflessione e di lotta, di proposte e di mobilitazione. Dobbiamo discutere e riflettere di come affrontare la strage quotidiana di lavoratori: in questi anni abbiamo speso troppe parole, mentre profondo è il senso di frustrazione e di rabbia. Ed è una giornata di lotta - prosegue il segretario della Cgil felsinea - anche perché c'è troppo lavoro povero. Un lavoratore italiano su 10, anche se è a tempo indeterminato e anche se lavora full time è povero lavorando".
    Parole nette come quelle di Borghetti secondo cui occorre denunciare "che c'è un mondo, un sistema produttivo dove ci sono troppe morti sul lavoro. Servono più sanzioni, servono più controlli, servono più ispettori - ha sottolineato il segretario della Uil bolognese - perché occorre inasprire i controlli nel sistema delle imprese, serve una procura speciale dedicata a salute e sicurezza sul lavoro e serve introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Tutto il resto - ha concluso - sono chiacchiere al vento a partire da una inefficacia patente a punti".
    In questo periodo storico, ha argomentato Bassani, oltre a quello della "sicurezza sul lavoro c'è un tema salariale nel Paese, nella città, una città che ha un costo della vita importante, peggiorato con un processo inflattivo dettato anche dal tema della casa che colpisce molto Bologna". Sulla sicurezza, ha aggiunto il segretario della Cisl bolognese, "vanno messe in campo ed estesi a tutti i settori una serie di strategie a partire dall'aumento delle ispezioni, dai controlli, dall'aumento degli degli organici dei servizi ispettivi e da una possibilità di dare anche alla giustizia vie e percorsi di velocizzazione dei processi, vie e percorsi di sburocratizzazione".
    Particolarmente sentite dalla piazza, e accolte con un lungo applauso, le parole di Monica Michielin. "Chiedo, con il cuore di mamma dilaniato da dolore, alle autorità, ai sindacati, ai politici e a chi ci governa, il presidente Mattarella mi ha chiamato ben due volte per dirmi di proseguire nella mia battaglia, di fare qualcosa di concreto, di prevenire questi lutti - ha scandito dal palco -. E non bastano più i richiami alle responsabilità dei padroni delle aziende perchè questi se ne fregano, i loro figli non moriranno mai nei cantieri, nelle fabbriche come operai. Questa mattanza quotidiana - ha concluso - deve cessare: nella nostra famiglia c'è una sedia vuota e resterà vuota per sempre. Mattia merita giustizia".
   

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