Paesi Ue sono pronti ad avviare i negoziati con il Parlamento europeo sulla stretta alle pratiche commerciali sleali transfrontaliere nella filiera agroalimentare. I rappresentanti dei 27 riuniti al Comitato speciale per l'agricoltura hanno approvato il mandato negoziale su una delle due proposte avanzate a dicembre dalla Commissione europea per tutelare il settore dalla morsa della grande distribuzione, assicurando alle piccole aziende agricole un margine di profitto equo.
La proposta di Bruxelles parte dalla constatazione che circa il 20% dei prodotti agroalimentari consumati in un Paese Ue proviene da un altro Stato membro. Per questo, l'Ue punta a rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali, migliorando lo scambio di informazioni, la conduzione di indagini e l'efficacia nella riscossione delle sanzioni.
Nel mandato approvato, i governi nazionali chiedono inoltre di estendere le norme anche agli acquirenti extra-Ue e propongono l'introduzione di regole chiare sulla copertura dei costi sostenuti in caso di assistenza reciproca tra autorità nazionali. Vengono anche specificate le condizioni in cui uno Stato può rifiutare una richiesta di cooperazione da parte di un altro Paese membro. Con l'adozione del mandato, il Consiglio Ue è ora pronto a sedersi al tavolo dei negoziati, mentre si attende ancora che il Parlamento europeo definisca la propria posizione.
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